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3 febbraio 1360, Ascona
Vendita, Carta venditionis
Stefano del fu Andreolo «de Andrioto» di Ascona vende a Pietro «de Tavolato» del fu Alcherio «de Tavolato» di Ascona una terzirola di terra arativa e campiva, situata in territorio di Ascona «in Barazia». Il prezzo della vendita è di 25 lire di denari nuovi che il venditore dichiara di aver ricevuto.
3 febbraio 1360, Ascona
Locazione, Carta locationis
Pietro del fu Alcherio «de Tavolato» di Ascona investe a titolo di locazione e massarizio fino alla prossima festa di s. Martino e poi a volontà delle parti Stefano del fu Andreolo «de Andrioto» di Ascona di un terreno arativo chiamato «terciarola», appena acquistato, situato in territorio di Ascona «in Barazia», al canone annuo di tre mine di mistura di segale e miglio da consegnare per s. Martino.
21 novembre 1399, Ascona
Vendita, Instrumentum venditionis
Bertramo del fu «<...>zii Gib<r>yni (?)» di Ascona vende a Gabriele «de Varenzia» e a Pietro del fu Martinolo detto «Guaneto», entrambi di Ascona, consoli e stipulanti a nome del comune di Ascona, un appezzamento arativo e a prato situato nella campagna di Ascona «in Voramo». Il prezzo della vendita è di 14 lire e 8 soldi di denari nuovi; questa somma corrisponde al prezzo di 18 staia di biada (al computo di 16 soldi per staio), che Antonio Pancaldi, già console, aveva ceduto al suddetto Bertramo a saldo di un debito verso di lui per le mancate entrate dei mulini di Novareza («Novarezie») e che va detratta allo stesso Antonio per il suo debito alle entrate della roggia di Ascona per l'anno 1398.
25 settembre 1433, Ascona
Testamento, Instrumentum testamenti
Pietro del fu Antonio fu Pietro «Iordani» di Ascona detta il suo testamento; egli lascia ai beneficiati e alla chiesa di S. Pietro di Ascona un appezzamento di terra arativa situato in territorio di Ascona «in Segnia», assegna al prete Franzino di Orta, beneficiato di detta chiesa, 2 fiorini del valore di 3 lire e 4 soldi di denari nuovi per la celebrazione di messe e uffici in suffragio della sua anima e agli altri preti beneficiati 2 lire e 8 soldi di denari nuovi per la celebrazione di uffici e messe d'anniversario; lascia infine 3 lire a ciascuna delle figlie Giovannina e Bertrama e nomina erede universale suo figlio Antonio.
18 settembre 1466, Ascona
Locazione, Instrumentum locationis
Il prete Paolo del fu Romanolo Poroli di Ascona, beneficiato e rettore della chiesa di S. Pietro di Ascona, investe a titolo di locazione e massarizio per nove anni rinnovabili a volontà delle parti Simone del fu Giovannolo «Guffredi Olive», pure di Ascona, di un appezzamento di terra arativa e campiva situato nella campagna di Ascona «in Camesserium» [oppure «Camessarium»], al canone annuo di uno staio e una mina di mistura di segale e miglio da consegnare per s. Martino.
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