Repubblica e Cantone Ticino

L'assemblea dei vicini di Golino, convocata al suono della campana, vende a Mirano Bordelli di Golino un appezzamento di terreno a gerbido nel territorio di Golino «in silva de Gullino». Il prezzo della vendita è di uno staio di vino da consegnare ogni anno per carnevale.

Martino «de Insula» di Ascona del fu Uberto «de Martino de Ysula Sancti Iulii» dichiara di avere ricevuto da Mirano Bordelli del fu Rolando di Golino, 3 lire di denari a pagamento di un debito, come contenuto in un'imbreviatura del 1273 gennaio 27.

Agnese, moglie di Guidoto «de <...>», vende a Mirano Bordelli, «monaco» della chiesa di S. Giorgio di Golino, un appezzamento di terreno con alberi «in Montem de Ynogna» (In Ögna?). Il prezzo della vendita è di 20 soldi di denari nuovi.

Atti del processo celebrato davanti a Obizo «de Fidelle», arciprete della chiesa di S. Vittore di Locarno e vicario della pieve di Locarno e Ascona, e a Giacomo di Parma, canonico di Como e vicario generale del capitolo di Como, nella lite tra i vicini di Intragna e Golino, da una parte, e il chierico Locarno Grilli (o Griglioni) di Ascona, dall'altra, in merito a diversi terreni e piante (in particolare di castagne) posseduti dalla chiesa di S. Giorgio di Golino. Il documento si compone di: [1] Presentazione in giudizio della lite, del giugno 1325. [2] Relazione di notificazione del precetto di Cabrio da Vimercate, potestà della comunità della pieve di Locarno e Ascona, a Locarno Grilli di Ascona, e dell'intimazione del vicario Obizo e del vicario del capitolo di Como del precetto, nonché fissazione di termine giudiziale, del 12 giugno. [3] Presentazione in giudizio delle parti in relazione al precetto, fissazione di termine giudiziale ed elenco delle terre contestate, del 14 giugno. [4] Dichiarazione di Domenico, procuratore di Golino, in merito al possesso delle terre, alla residenza dei sagrestani e al fitto, del 15 giugno. [5] Dichiarazione di Tempucio di Golino, procuratore di Golino e Intragna, in merito al possesso e alla lavorazione delle terre della chiesa di S. Giorgio, del 19 giugno. [6] Fissazione di termine giudiziale per la presentazione dei «capitula» da parte di Locarno Grilli, da una parte, e il procuratore Domenico Bastardi di Golino, dall'altra, del 21 giugno. [7] Presentazione in giudizio dei «capitula» da parte di Locarno, da una parte, e del procuratore Domenico Bastardi, dall'altra, del 26 giugno; segue elenco delle terre relative alla controversia. [8] Dichiarazione del procuratore Domenico Bastardi, del 2 luglio. [9] Fissazione di termine giudiziale, del 6 luglio. [10] Fissazione di termine giudiziale per la presentazione di tre testimoni, del 8 luglio. [11] Relazione del giuramento prestato da Martino di Giovanni «Francino» Vassalli, Guglielmo «de Loro», Giacometto di Sassello di «Ianuardi» di Sassello, tutti di Intragna, Morando e Giacometto «de Busocho» di Golino, testimoni presentati da Domenico Bastardi, elezione del notaio per ricevere le deposizioni dei testimoni e fissazione di termine giudiziale, del 11 luglio. [12] Relazione del giuramento prestato da Giacometto Ramaneli di Intragna, testimone prodotto da Domenico Bastardi, del 20 luglio. [13] Relazione di notificazione del precetto da parte del vicario Obizo «de Fidelle» a Domenico Bastardi, del 3 ottobre. [14] Fissazione di termine giudiziale, del 5 ottobre. [15] Fissazione di termine giudiziale e presentazione in giudizio delle «positiones» da parte di Locarno, del 9 ottobre. [16] Fissazione di termine giudiziale, del 15 ottobre. [17] «Responsiones» di Domenico Bastardi in merito alle «positiones» di Locarno e fissazione di termine giudiziale, del 19 ottobre. [18] Relazione di notificazione di copia delle deposizioni dei testimoni prodotti da Domenico e fissazione di termine giudiziale, del 23 ottobre 1325. [19] Presentazione in giudizio di quattro documenti da parte di Locarno Grilli e fissazione di termine giudiziale, del 25 gennaio 1326. [20] Fissazione di termine giudiziale, del 1 febbraio 1326. [21] Fissazione di termine giudiziale, del 10 febbraio 1326.

Nella lite tra il comune di Pedemonte, da una parte, e il comune di Golino e Francino Giacomali di Golino, dall'altra, in merito alla strada nel territorio di Golino tra il «planum Bossonum et pontem de Gulino» sulla quale transitano quelli di Pedemonte con le loro bestia e senza per raggiungere le loro terre «de Ovega», Romerio Lavizzari, giurisperito e podestà della comunità e pieve di Locarno e Ascona, stabilisce che quelli di Pedemonte possono andare con e senza bestie dal bosco «de Culoria sive de Nizora» fino alla cima del ponte di Golino per 6 spazzi e fino al sasso grosso, inoltre detto Francino deve recitare il prato dal bosco fino al sasso.