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Ultimo aggiornamento: 13.01.2025, 15:21
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Nell’ultimo semestre le sensazioni riguardo alla situazione degli affari degli imprenditori ticinesi attivi nelle costruzioni rimangono favorevoli, nonostante la flessione registrata nel periodo autunnale. L’edilizia e il genio civile mostrano timidi segnali di miglioramento, ciononostante segnalano ancora delle difficoltà. Più positiva la situazione nell’edilizia accessoria, in particolare i lavori d’installazione si distinguono come il comparto più positivo. Questo contesto relativamente favorevole è reso più opaco dalle prospettive a breve termine che si presentano prevalentemente negative, con l’eccezione dei lavori d’installazione dove si osserva più ottimismo. Tra le difficoltà maggiori dell’edilizia principale, i maggiori ostacoli in quest’ultimo semestre sembrano essere legati alla domanda insufficiente e alle condizioni metereologiche sfavorevoli.
La situazione attuale degli affari del settore delle costruzioni è ancora ritenuta positiva da una maggioranza relativa di imprenditori, sia in Ticino sia in Svizzera. In Ticino, l’indicatore ha mostrato un miglioramento rispetto alle rilevazioni effettuate durante il periodo autunnale, tornando più in linea con la media dell’ultimo semestre. Tuttavia, sebbene le sensazioni siano positive, gli imprenditori ticinesi rimangono generalmente meno ottimisti rispetto ai loro colleghi svizzeri [F. 1]. Concentrandosi sul settore dell’edilizia principale, i risultati dell’ultima indagine mostrano segnali promettenti rispetto ai mesi precedenti: il saldo per la costruzione di edifici, che nell’ultimo trimestre era sceso a zero, è tornato leggermente positivo, mentre quello del genio civile sembra aver superato una lunga fase negativa durata oltre un anno, grazie a una significativa riduzione degli imprenditori pessimisti [F. 2]. Nel settore dell’edilizia accessoria emergono tendenze differenti: il saldo dei lavori di installazione, storicamente positivo, ha registrato un’importante flessione a novembre, superata però molto rapidamente secondo i risultati raccolti a dicembre. Il saldo dei lavori di completamento, pur mantenendosi positivo da oltre sei mesi, è nuovamente sceso: nella fase iniziale della stagione autunnale, una maggioranza di imprenditori ticinesi (quasi sei su dieci) giudicava la situazione degli affari favorevole. Tuttavia l’ultima indagine mostra un calo di questo ottimismo, con poco più di un imprenditore su dieci che si dichiara positivo [F. 3].
Guardando alle percezioni relative alla situazione degli affari degli ultimi tre mesi si riscontra un indicatore che converge verso la stabilità. Il saldo leggermente positivo dell’ultima rilevazione sembra confermare la leggera ripresa. Tuttavia, analizzando i diversi comparti dell’edilizia principale, le sensazioni rimangono leggermente negative, pur mostrando segnali di miglioramento: una maggioranza relativa di imprenditori continua infatti a considerare peggiorata la situazione degli affari nel trimestre precedente. Diversa è la situazione per i comparti dell’edilizia accessoria, dove emergono differenze significative. Gli imprenditori del comparto dei lavori di installazioni riportano esclusivamente valutazioni positive, con un saldo chiaramente positivo. Al contrario, nel settore dei lavori di completamento, la quota di imprenditori con percezioni negative supera leggermente quella dei positivi.
Le previsioni per i prossimi sei mesi evidenziano una prevalenza di imprenditori pessimisti, sia in Ticino sia in Svizzera. Questa aspettativa negativa è particolarmente evidente nei due comparti dell’edilizia principale, con il genio civile che registra il dato più preoccupante: oltre la metà degli imprenditori ritiene che la situazione tornerà a peggiorare nel prossimo semestre. Nei comparti dell’edilizia accessoria, emergono anche in questo caso opinioni divergenti: gli imprenditori dei lavori di installazione si distinguono per il loro ottimismo, mentre tra quelli dei lavori di completamento prevalgono valutazioni pessimiste e il saldo rimane negativo.
Relativamente alla domanda di prestazioni, nel comparto dell’edilizia una maggioranza relativa di imprenditori segnala una diminuzione della richiesta negli ultimi tre mesi, e una quota simile prevede un ulteriore calo nei prossimi tre mesi [F. 4]. Nel genio civile i risultati si confermano negativi. Tuttavia, nell’ultimo semestre si è registrata una riduzione del numero di imprenditori che percepiscono un calo nella domanda, a fronte di un aumento di coloro che prevedono un peggioramento per il futuro. In particolare, per le previsioni del prossimo trimestre, oltre la metà degli intervistati si dichiara pessimista. Le percezioni relative all’edilizia accessoria appaiono più bilanciate. Guardando al passato, la quota di imprenditori positivi è diminuita, con un saldo che, pur essendo positivo, si avvicina molto allo zero. Per il futuro, le sensazioni rimangono prossime alla stabilità.
Analizzando le percezioni sulle attività, emergono tendenze differenziate. Nei comparti dell’edilizia e nel genio civile, le opinioni sull’ultimo trimestre risultano meno negative rispetto alle rilevazioni precedenti, benché i saldi rimangono negativi [F. 5]. Nel genio civile, in particolare, il saldo torna negativo dopo l’eccezione positiva registrata nell’inchiesta precedente. Le previsioni per il prossimo trimestre, invece, sono peggiorate rispetto al periodo estivo, con saldi che sono tornati in negativo. Complessivamente, il genio civile continua a registrare performance peggiori rispetto all’edilizia. Nel comparto dell’edilizia accessoria, le percezioni sull’ultimo trimestre risultano migliori: una quota maggiore di imprenditori segnala un aumento delle attività negli ultimi tre mesi, migliorando il saldo positivo. Tuttavia, le previsioni per il futuro si allineano a quelle degli altri comparti, con un saldo negativo.
Negli ultimi mesi, una parte degli imprenditori ticinesi nel settore dell’edilizia è tornato ad anticipare un possibile aumento dei prezzi, sebbene l’ultima indagine mostri un generale equilibrio nelle aspettative [F. 6]. Nel genio civile il saldo rimane negativo: da oltre un anno non si rilevano imprenditori che prevedono un aumento dei prezzi.
L’edilizia accessoria, invece, emerge come il comparto in cui una quota maggiore di imprenditori crede che i prezzi aumenteranno nei prossimi mesi, risultando in un saldo positivo.
Le preoccupazioni legate alla domanda e all’attività nei comparti dell’edilizia e del genio civile si riflettono anche sull’indicatore dell’occupazione [F. 7]. Una quota più alta di imprenditori segnala una diminuzione del numero di persone occupate negli ultimi tre mesi. Nell’edilizia, il pessimismo si estende anche alle previsioni future, mentre nel genio civile prevale un’incertezza.
Anche se per certi aspetti, il comparto dell’edilizia accessoria si è dimostrato più positivo rispetto agli altri due, permane una sensazione di incertezza sul futuro occupazionale. Per quanto riguarda il passato, il saldo è ancora negativo, ma meno marcato rispetto alle rilevazioni precedenti.
I risultati appena commentati fanno emergere una situazione più delicata nel genio civile rispetto all’edilizia. Per permettere di capire le cause di questa differenza sono stati analizzati alcuni ostacoli principali, tra cui la domanda insufficiente, le condizioni meteorologiche e la scarsità di manodopera [F. 8]. In primo luogo la domanda insufficiente è identificata come principale ostacolo, in particolare, oltre sei aziende del genio civile su dieci in Ticino dichiarano che la domanda insufficiente rappresenta un ostacolo, mentre nell’edilizia tale proporzione scende a tre su dieci.
Da poco più di un semestre, anche le condizioni meteorologiche si sono rivelate più problematiche per il genio civile rispetto all’edilizia, con un picco registrato a luglio, caratterizzato appunto da piogge abbondanti e persistenti: in quel periodo, quasi sei aziende su dieci nel genio civile riportavano questo fattore come ostacolo. Con l’ultima indagine, tale quota è scesa a tre su dieci. Per quanto riguarda la scarsità di manodopera, nessuna delle aziende intervistate nel genio civile ha indicato questo fattore come un ostacolo. Anche nell’edilizia, la percentuale di aziende che segnalano tale criticità è estremamente bassa, quasi inesistente.
A cura di Alex Farinelli, Vicedirettore della Società svizzera impresari costruttori (SSIC-Ti)
L’ultimo semestre del 2024, probabilmente anche a causa del marcato abbassamento dei tassi di interesse, porta un moderato ottimismo rispetto alle prospettive future del settore, in particolare per il comparto dell’edilizia nel settore principale della costruzione. Tuttavia, la situazione attuale rimane problematica, sia per il livello degli ordini che per le riserve di lavoro, che sono generalmente basse. Per quanto riguarda il comparto del genio civile, invece, sia la situazione attuale che le prospettive sono tutt’altro che positive: da un lato, la media degli appalti pubblicati settimanalmente per opere da impresario costruttore è scesa da un valore medio di 3,28 nel triennio 2017-2019 a 1,94 nel 2024, segnando una diminuzione del 40%. Dall’altro, la situazione finanziaria degli enti pubblici, in particolare di comuni e cantoni, suscita preoccupazioni riguardo a una possibile diminuzione degli investimenti futuri in questo ambito. In entrambi i comparti si assiste a una spiccata concorrenza sui prezzi, dimostrazione della necessità delle imprese di acquisire volumi, anche a costo di un importante sacrificio sui margini di profitto.
Per quanto riguarda l’edilizia secondaria, significativamente interessata dalle ristrutturazioni di edifici e dai risanamenti energetici, si può desumere che i volumi di lavoro siano ancora garantiti.
Quasi tutte le domande delle indagini KOF sono di carattere qualitativo. Gli operatori esprimono un’opinione relativa all’evoluzione oppure allo stato di una variabile significativa dell’andamento dell’azienda nel proprio mercato, secondo in genere tre modalità di risposta (+, =, -).
Per l’analisi congiunturale è consuetudine utilizzare il saldo di opinione tra le due modalità estreme (+ e -), trascurando la modalità neutra (=).
Il saldo tende a descrivere sinteticamente il senso preponderante di variazione della variabile analizzata. Nel caso di un saldo significativamente positivo (o negativo) alla domanda circa la variazione della cifra d’affari, si potrà concludere che tale variabile nel trimestre di riferimento sia verosimilmente aumentata (o diminuita).
È fondamentale, comunque, considerare che questa conclusione sarà tanto più robusta quanto maggiore risulterà il saldo, in quanto esso e le sue variazioni sono sempre da intendere quali indicatori di tendenza e non quali variabili quantitative discrete.
Ufficio di statistica del Cantone Ticino (Ustat)
Vincenza Giancone
Settore Economia, Ufficio di statistica
Tel: +41 (0)91 814 50 48
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