Dopo la stabilità arrivano le preoccupazioni

Ultimo aggiornamento: 11.07.2024, 07:22

© Ti-Press / Samuel Golay

I risultati più recenti mostrano come la fase di stabilità, registrata da inizio anno tra i commercianti ticinesi, si sia trasformata in un leggero declino delle sensazioni (ora negative) relative all’andamento degli affari nelle ultime indagini congiunturali. Situazione che si rispecchia in particolare tra i piccoli negozi, maggiormente influenzati dall’inizio sottotono della stagione turistica, anche a causa della meteo avversa. Tra i commercianti medio-grandi la situazione è meno negativa e il saldo rimane attorno alla parità, anche se in lieve calo. Entrando più nello specifico, si riscontra come, nonostante le sensazioni sui volumi delle vendite siano migliorate, gli utili e l’affluenza di clienti siano ancora negativi. Nonostante questo panorama piuttosto negativo, le previsioni espresse ad aprile per il periodo estivo erano ancora positive e andranno verificate nei prossimi mesi.

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Situazione degli affari

Da inizio anno si registra una fase di stabilità per quanto concerne le sensazioni dei commercianti ticinesi rispetto alla propria situazione degli affari, stabilità interrottasi a maggio quando il saldo è tornato a calare raggiungendo un risultato negativo amplificatosi nell’ultima indagine di giugno [F. 1]. Anche in Svizzera si nota una lenta contrazione del saldo che è positivo ma prossimo allo zero.

Questa tendenza al ribasso si osserva in particolare nei risultati dei piccoli negozi, dove prevalgono i commercianti che valutano la situazione degli affari negativamente [F. 2]. Questi sono più sensibili al turismo che ha risentito in questa prima parte dell’anno delle condizioni climatiche sfavorevoli. Mentre per i medi e grandi negozi i positivi e i negativi si equivalgono, riflettendosi in un saldo praticamente nullo.

Anche la curva relativa alla valutazione degli affari negli ultimi tre mesi risulta meno altalenante rispetto al passato. Anche tramite questo indicatore appare un lento declino del saldo tra positivi e negativi che mostra ora una percentuale maggiore di commercianti che dichiarano un peggioramento della situazione degli affari negli ultimi tre mesi. Questi risultati si confermano sia tra i piccoli negozi che tra quelli medio-grandi, anche se questi ultimi hanno manifestato con leggero anticipo il peggioramento.

Infine, in prospettiva si rimarca che il saldo rilevato in Ticino si mantiene leggermente superiore al livello svizzero. A gennaio i valori del saldo erano calati sia a livello cantonale sia a livello nazionale, avvicinandosi a zero, ma già ad aprile i commercianti sono tornati più positivi. Questo ottimismo non si è ancora trasformato in una situazione attuale degli affari positiva, che – come abbiamo visto – risulta invece in calo. Le aspettative per i prossimi mesi si confermano sia tra i negozi medio-grandi sia tra quelli piccoli, che ritornano positive con l’ultima indagine trimestrale di aprile.

Affluenza di clienti, volume delle vendite e andamento degli utili

Si rileva un certo dinamismo negli indicatori relativi all’affluenza dei clienti e al volume delle vendite. Nel periodo più recente si registra un miglioramento in termini di volume delle vendite, con un saldo che torna in zona positiva, mentre cala il saldo relativo all’affluenza dei clienti che risulta negativo [F. 3]. Questi risultati, apparentemente contraddittori, sono il frutto di un ritardo nella curva relativa alle vendite rispetto a quella dell’affluenza di clienti. Sarà quindi importante monitorare se le due curve si riallineeranno o se si tratta di un nuovo trend frutto anche di un indice del clima di fiducia dei consumatori molto basso.

Tra i negozi piccoli si confermano i risultati complessivi, con un saldo in miglioramento delle vendite (ora positivo) e un declino per quello relativo all’affluenza dei clienti (sempre più negativo). Tra i negozi medio-grandi l’affluenza dei clienti risulta invece in miglioramento costante – si situa ora in zona positiva – e il volume delle vendite, dopo una fase di crescita, registra un calo nel dato di giugno tornando prossimo allo zero.

Infine, ad aprile l’andamento degli utili (serie trimestrale) non registra ancora i segnali di ripresa osservati nel volume delle vendite, e si conferma stabilmente in zona negativa [F. 4]. Il saldo relativo alle vendite è tornato in zona neutra soltanto maggio-giugno e quindi si dovranno attendere i risultati di luglio, quando la domanda sugli utili verrà nuovamente posta ai commercianti, per vedere se ci sarà un miglioramento anche in termini di utili. Questo risultato è frutto, in primo luogo, delle sensazioni raccolte tra i piccoli negozi, mentre tra i negozi medio-grandi utili e volumi delle vendite risultano più allineati.

Prezzi di vendita

I dati più recenti mostrano come la fase caratterizzata da una maggioranza di commercianti che anticipavano un aumento dei prezzi sia finita, indicando nel mese di giugno una leggera prevalenza di commercianti che anticipano un abbassamento dei prezzi. I risultati più recenti mostrano come sono sempre meno i commercianti che anticipano ulteriori adeguamenti dei prezzi riportando il saldo per questo indicatore attorno allo zero [F. 5]. Questi risultati trovano conferma nell’indice dei prezzi al consumo che dopo la fase inflazionistica del 2022 e 2023 si è relativamente stabilizzato nel corso del 2024.

I risultati per dimensione dei negozi confermano il trend complessivo. Tra i piccoli commercianti il saldo ha raggiunto la zona negativa in anticipo rispetto ai medio-grandi, che invece registrano solo nell’ultima indagine questa situazione. Secondo gli ultimi dati, le previsioni verso il basso sui prezzi si osservano anche a livello nazionale.

Occupazione

I risultati più recenti confermano nuovamente una soddisfazione generale rispetto agli attuali livelli di impiego nel commercio al dettaglio [F. 6].

Anche distinguendo per dimensione dei negozi non si registrano grandi scostamenti. Per i piccoli negozi, dopo la fase di leggera carenza di manodopera di fine 2023 si è tornati su saldi nulli. Mentre per i negozi medio-grandi la sostanzialmente totale assenza di negozianti che valutano eccessiva o insufficiente la manodopera attuale risulta in un saldo regolarmente nullo.

Guardando alle previsioni si registra un saldo positivo, implicando una maggioranza relativa di commercianti che anticipano un aumento dei posti di lavoro nei prossimi mesi. Spinta alla crescita occupazionale che proviene principalmente dai negozi medio-grandi e che trova conferma nelle statistiche sull’impiego che fanno registrare un settore in espansione nelle ultime rilevazioni.

L’opinione

A cura di Lorenza Sommaruga, Presidente Federcommercio

I mesi di aprile, maggio e giugno sono stati caratterizzati da condizioni meteorologiche avverse che hanno avuto un impatto significativo anche nel nostro Cantone. Questo ha fortemente penalizzato l’umore dei consumatori e ridotto l’affluenza turistica tanto sperata. Le merci dedicate al periodo primaverile e alla stagione estiva sono rimaste in gran parte invendute. Questo capitale investito senza esiti positivi ha costretto alcune attività ad anticipare il periodo di promozioni e saldi.

La chiusura delle scuole ticinesi e l’incertezza sull’arrivo dei turisti hanno ulteriormente peggiorato la percezione di un miglioramento economico. Tuttavia, ci aspettiamo che la stabilizzazione del meteo e le imminenti attività culturali nelle nostre città possano migliorare la situazione, ridando ossigeno ai commerci, che per il momento riusciranno a mantenere i posti di lavoro.

L’esito economico dei prossimi mesi estivi influirà fortemente sugli acquisti o investimenti delle aziende. Ci si muove con cautela soppesando ogni cambiamento al fine di evitare difficoltà future quali la riduzione della forza lavorativa o nella peggiore delle ipotesi la chiusura delle attività.

Fonti

Fonte statistica

Quasi tutte le domande delle indagini KOF sono di carattere qualitativo. Gli operatori esprimono un’opinione relativa all’evoluzione oppure allo stato di una variabile significativa dell’andamento dell’azienda nel proprio mercato, secondo in genere tre modalità di risposta (+, =, -).

Per l’analisi congiunturale è consuetudine utilizzare il saldo di opinione tra le due modalità estreme (+ e -), trascurando la modalità neutra (=).

Il saldo tende a descrivere sinteticamente il senso preponderante di variazione della variabile analizzata. Nel caso di un saldo significativamente positivo (o negativo) alla domanda circa la variazione della cifra d’affari, si potrà concludere che tale variabile nel trimestre di riferimento sia verosimilmente aumentata (o diminuita).

È fondamentale, comunque, considerare che questa conclusione sarà tanto più robusta quanto maggiore risulterà il saldo, in quanto esso e le sue variazioni sono sempre da intendere quali indicatori di tendenza e non quali variabili quantitative discrete.

Commenti e grafici

Ufficio di statistica del Cantone Ticino (Ustat)

Informazioni

Maurizio Bigotta
Settore Economia, Ufficio di statistica
Tel: +41 (0)91 814 50 34