Il mercato del lavoro femminile

Ultimo aggiornamento: 08.03.2024, 07:04

©Ti-Press / Samuel Golay

Dal 2020 il mercato del lavoro ticinese ha conosciuto delle dinamiche importanti e piuttosto anomale rispetto a quelle di lungo periodo. In questo contesto i risultati del quarto trimestre del 2023 mostrano una contrazione rispetto al 2022, quando però i risultati erano eccezionalmente positivi. Il calo dell’occupazione si è trasformato in piccola parte in un aumento della disoccupazione e più marcatamente in inattività. Queste dinamiche si confermano solo in parte negli impieghi, che risultano in ripresa solo grazie all’aumento dei tempi parziali, che ha compensato il calo dei tempi pieni.

Questo notiziario si concentra anche sul mercato del lavoro femminile, che segue trend specifici e relativamente chiari nel lungo termine. L’analisi di corto periodo fa però emergere dinamiche congiunturali ancora difficili da valutare, ma che occorre perlomeno segnalare. La predominanza del lavoro a tempo parziale tra le donne indica una differenza nel modo di interagire con il mercato del lavoro. Inoltre, la contrazione dell’occupazione femminile nel breve termine evidenzia l’instabilità e la complessità del mercato del lavoro. Questo sottolinea l’importanza di una visione a lungo termine per comprenderne appieno le dinamiche.

Cifre in dettaglio

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Occupati, disoccupati e inattivi

I dati più recenti sul mercato del lavoro, relativi al quarto trimestre del 2023, indicano una significativa contrazione dell’occupazione. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, ci sono quasi 8.000 lavoratori in meno attivi sul territorio cantonale (secondo il concetto interno), di cui circa 4.000 in meno tra i residenti [T. 1].

T. 1 Indicatori chiave* della manodopera sul mercato del lavoro, in Ticino, nel quarto trimestre del 2023
Variazioni assolute
Variazioni %
IV trimestre 2023 Trimestrale Annuale Trimestrale Annuale
Occupati secondo il concetto interno 240.037 -5.989 -7.888 -2,4 -3,2
Occupati residenti (apprendisti inclusi) 166.180 -934 -3.937 -0,6 -2,3
Frontalieri 78.738 -781 1.026 -1,0 1,3
Disoccupati ILO 10.977 -76 888 -0,7 8,8
Disoccupati iscritti 4.364 855 -35 24,4 -0,8
Persone non attive 132.434 1.939 5.043 1,5 4,0
Persone non attive di 15-64 anni 55.317 2.374 2.779 4,5 5,3
*Le diverse fonti usate in questa tabella hanno definizioni e periodi di riferimento diversi, per questo le somme degli occupati residenti e dei frontalieri non coincidono con gli occupati secondo il concetto interno.
Fonte: SPO, RIFOS e STAF, UST; Seco

Questa contrazione rappresenta un’inversione rispetto alla notevole crescita del 2022, e riporta i numeri ai livelli del 2021 (-0,3%). Si conferma quindi il rallentamento già palesato nei trimestri precedenti e sembra chiudersi la fase di ripresa dell’occupazione (secondo il concetto interno) che si registrava dal 2021. Va però evidenziato come lo stesso risultato non smentisce il trend di crescita di lungo periodo: il livello d’occupazione attuale si conferma ancora elevato e superiore a quello registrato prima del 2021 [F. 2]. Più negativa la situazione dei residenti, che appaiono in calo sia nel corto che nel lungo periodo. Nello specifico, negli ultimi 5 anni si segnala un calo dell’1,0% di occupati residenti a fronte di un aumento del 16,1% di frontalieri [F. 5].

Il calo recente dell’occupazione si è tradotto solo parzialmente in un aumento della disoccupazione: nell’ultimo anno, i disoccupati sono aumentati di quasi 900 persone [T. 1], portando il tasso di disoccupazione al 6,2%. Tuttavia, dopo aver assorbito l’aumento registrato nel 2020, la disoccupazione sembra rimanere stabile su livelli simili a quelli pre-pandemia. [F. 3].

Il calo complessivo delle persone attive (occupate e disoccupate) è stato compensato dall’aumento degli inattivi, che rispetto al passato sembrano giocare un ruolo sempre più importante nelle dinamiche del mercato del lavoro. Nel corso dell’ultimo anno, il numero di persone inattive è aumentato di oltre 5.000 unità, raggiungendo le 132.400 persone [T. 1]. Questo aumento è coerente con l’andamento di lungo periodo: rispetto a cinque anni fa, il numero di inattivi è aumentato del 6,0% (+9,4% rispetto a dieci anni fa) [F. 5]. La crescita costante della popolazione inattiva ha portato a un calo del tasso di attività standardizzato nel corso dell’ultimo decennio, che è passato dal 59,3% nel quarto trimestre del 2013 al 57,2% nello stesso trimestre del 2023 [F. 1].

Gli impieghi

I dati relativi ai posti di lavoro si discostano leggermente da quelli dell’occupazione. Questo può essere attribuito in parte a differenze metodologiche, come il fatto che le statistiche sugli impieghi e sui frontalieri si riferiscono all’ultimo periodo del trimestre, mentre quelle sull’occupazione considerano la media dell’intero trimestre. Inoltre, vi sono discrepanze concettuali, poiché una persona occupata in più impieghi è contata per più posti di lavoro, causando delle apparenti incongruenze nei risultati.

Nel quarto trimestre del 2023 i posti di lavoro in Ticino sono cresciuti dello 0,3% (+718 impieghi) rispetto allo stesso periodo del 2022. Tuttavia, in termini di equivalenti a tempo pieno, si è registrata una contrazione dello 0,7% (-1.349 posti di lavoro), indotta da un calo dei lavori a tempo pieno e da una crescita di quelli a tempo parziale (come già osservato nel notiziario statistico relativo al primo trimestre del 2023) [F. 4].

Queste dinamiche si riflettono anche in una diminuzione dei posti vacanti sul mercato del lavoro, che sono tornati a circa 1.900 (dopo l’aumento del 2022). I posti vacanti costituiscono meno dell’1,0% dei posti di lavoro complessivi [T. 2].

T. 2 Impieghi e posti liberi, in Ticino, nel quarto trimestre del 2023
Variazioni assolute
Variazioni %
IV trimestre 2023 Trimestrale Annuale Trimestrale Annuale
Impieghi 243.179 -340 718 -0,1 0,3
Impieghi ETP 197.217 -959 -1.349 -0,5 -0,7
Posti liberi 1.918 264 -269 16,0 -12,3
Fonte: STATIMP, UST

Il mercato del lavoro femminile

In questa edizione del notiziario, ci focalizziamo sull’importante tema del mercato del lavoro femminile1. Nel quarto trimestre del 2023, le occupate erano 101.607 (il 42,3% di tutti gli occupati secondo il concetto interno), di cui 72.874 residenti in Ticino [T. 3]. A queste si aggiungono le oltre 6.500 donne disoccupate (che costituiscono il 59,5% dei disoccupati) per completare la popolazione attiva. Concentrandoci sulle sole donne residenti in età lavorativa (15-64 anni) si registra un tasso d’attività netto del 68,0% [F. 6]. Il tasso d’attività femminile risulta storicamente più basso rispetto a quello degli uomini, principalmente a causa della maggior presenza di donne tra gli inattivi che si occupano dell’economia domestica (il 94,4% sono donne) e tra i pensionati o beneficiari di altre rendite (dove le donne rappresentano il 56,5% delle quasi 91.000 persone in questa categoria).

Guardando ai quasi 107.000 posti di lavoro femminili, il 56,6% (pari a 60.472) sono a tempo parziale, una percentuale significativamente più alta rispetto agli uomini (20,8%). I motivi di questa differenza sono diversi e verosimilmente legati alla necessità – che tocca più spesso le donne degli uomini – di conciliare vita professionale e vita privata. Ma anche alla diversa ripartizione settoriale di lavoratrici e lavoratori, che vede una presenza femminile relativamente più importante nel terziario, che è il settore dove si trovano nove posti di lavoro femminili su dieci e il 91,4% dei posti di lavoro a tempo parziale complessivi.

T. 3 Indicatori chiave* della manodopera femminile sul mercato del lavoro, in Ticino, nel quarto trimestre del 2023
Variazioni assolute
Variazioni %
IV trimestre 2023 Annuale Decennale Annuale Decennale Quota di donne (%)
Occupate secondo il concetto interno 101.607 -7.538 7.144 -6,9 7,6 42,3
Occupate residenti (apprendisti inclusi) 72.874 -535 3.254 -6,8 4,7 43,9
di cui indipendenti 8.275 -1.390 -1.761 -14,4 -17,5 31,4
Frontaliere 30.124 195 6.643 0,7 28,3 38,3
di cui indipendenti 415 20 200 5,1 93,0 45,5
Impieghi 106.928 1.865 20.217 1,8 23,3 44,0
di cui a tempo parziale 60.472 3.063 16.457 5,3 37,4 68,1
*Le diverse fonti usate in questa tabella hanno definizioni e periodi di riferimento diversi, per questo le somme degli occupati residenti e dei frontalieri non coincidono con gli occupati secondo il concetto interno.
Fonte: SPO, RIFOS, STAF, STATIMP, UST

Le dinamiche del lavoro delle donne

Le donne partecipano in maniera sempre maggiore al mercato del lavoro: rispetto a dieci anni fa occupano 20.000 posti di lavoro in più e rappresentano il 44,0% dei posti di lavoro (prima erano il 40,5%). Al netto di un aumento globale, nel corso del decennio gli impieghi femminili hanno subito una contrazione tra il 2016 e il 2020, tornando poi a crescere. Come scritto a più riprese, gli impieghi femminili sono però spinti dal tempo parziale: negli ultimi dieci anni infatti questi sono cresciuti del 37,4%, mentre i lavori a tempo pieno dell’8,8%. Negli ultimi anni queste dinamiche si sono inoltre discostate: i lavori a tempo pieno sono calati del 2,5% nell’ultimo anno e del 5,5% negli ultimi cinque anni, mentre quelli a tempo parziale sono cresciuti regolarmente (+5,3% nell’ultimo anno e +18,7% negli ultimi cinque).

Se limitiamo l’analisi alle attive residenti, i risultati mostrano come il tasso d’attività netto (quindi escluse le persone in età con più di 64 anni) sia cresciuto dal 66,2% di dieci anni fa al 68,0% attuale (quarto trimestre del 2023). Fino al 2022, l’andamento segue in parte quello degli impieghi: crescita fino al 2016 calo fino al 2020 e succesiva ripresa [F. 6]. Nel 2023 si registra invece un disallineamento tra la dinamica degli impieghi (+1,8%) e quella dell’occupazione (-6,9%). Questo si spiega almeno in parte con il ruolo delle lavoratrici indipendenti, che sono conteggiate nelle statistiche degli occupati ma non degli impieghi. Nell’ultimo anno infatti il loro numero è sceso di 1.400 unità (-14,4%), vale a dire più di un terzo del calo complessivo nell’occupazione. Le salariate vedono anche una contrazione importante rispetto all’anno precedente (quasi 2.900 occupate in meno, pari a un calo del 4,5%). Questo risultato è però anche legato al carattere eccezionale del quarto trimestre del 2022: il risultato del 2023 è infatti allineato alla serie storica del recente passato.

Definizioni

Glossario

Persone attive:
persone che compongono l’insieme degli occupati e dei disoccupati. Le persone attive costituiscono l’offerta di lavoro.

Persone non attive (o inattive):
persone in età lavorativa (15 e più anni) che non sono né occupate né disoccupate.

Tasso di attività standardizzato:
rapporto tra le persone attive e la popolazione di 15 e più anni.

Tasso d’attività netto:
rapporto tra le persone attive tra i 15 e i 64 anni rispetto al totale della popolazione in questa fascia di età.

Occupati secondo il concetto interno (ai sensi della SPO):
tutte le persone occupate che esercitano un’attività professionale per almeno un’ora alla settimana o che lavorano presso un’azienda familiare senza ricevere una remunerazione. Sono inclusi in questa definizione i dipendenti, gli indipendenti, i familiari coadiuvanti in un’azienda di famiglia, gli apprendisti, le reclute, i sottoufficiali e gli ufficiali che durante la scuola reclute o corso d’avanzamento conservano il posto di lavoro, gli allievi e gli studenti che esercitano un’attività lavorativa parallelamente agli studi e i pensionati che continuano a lavorare. La definizione si fonda sul concetto interno, ossia la popolazione economicamente attiva in Svizzera indipendentemente dal luogo di residenza (somma tra occupati residenti e non residenti che operano nelle aziende localizzate in Svizzera), per cui oltre agli svizzeri e agli stranieri domiciliati e dimoranti, conteggia pure i frontalieri, gli stranieri assunti da un datore di lavoro svizzero per meno di 90 giorni (assunzioni d’impiego) e gli svizzeri residenti all’estero.

Frontalieri di nazionalità straniera (ai sensi della STAF):
stranieri (detentori di un permesso di lavoro G) residenti in uno Stato estero che lavorano in Svizzera e che devono rientrare giornalmente o settimanalmente al proprio luogo di domicilio.

Disoccupati ai sensi dell’ILO:
Persone in età dai 15 ai 74 anni che rispondono contemporaneamente alle seguenti condizioni:
- non erano occupate nel corso della settimana di riferimento,
- hanno cercato attivamente un posto di lavoro nelle quattro settimane precedenti e
- erano disposte a iniziare un’attività.

Tasso di disoccupazione ILO:
rapporto tra le persone disoccupate ai sensi ILO e le persone attive di 15 e più anni.

Disoccupati iscritti (SECO):
persone registrate presso gli uffici regionali di collocamento, senza un impiego e immediatamente collocabili. È irrilevante sapere se esse percepiscono o meno un’indennità di disoccupazione.

Impieghi/Impieghi ETP:
persone impiegate in Svizzera con un reddito, sottoposto ai contributi AVS, di almeno 2.300 franchi annui, in aziende dei settori secondario e terziario.
Gli impieghi equivalenti al tempo pieno – ETP (ai sensi della STATIMP) risultano dalla conversione del volume di lavoro (misurato in termini di impieghi o di ore di lavoro) in impieghi a tempo pieno.

Posti liberi: numero di posti liberi alla fine del trimestre in esame. Un posto è considerato libero se l’impresa ha già intrapreso o sta per intraprendere le pratiche per il reclutamento di un nuovo addetto.

Impressum

Ustat
Giubiasco


  1. Per una lettura più ampia del mercato del lavoro femminile si veda Walker, S. 2022↩︎