Il 2024 chiude con segnali positivi, ma non mancano le sfide

Ultimo aggiornamento: 13.03.2025, 08:00

Foto: Ti Press / Pablo Gianinazzi

Il mercato del lavoro ticinese chiude il 2024 con segnali positivi, superando le aspettative dei trimestri precedenti. L’occupazione complessiva registra una crescita, trainata soprattutto dall’aumento dei lavoratori residenti. Nel quarto trimestre si conferma il calo nel numero di frontalieri legato a diversi fattori, tra questi le dinamiche settoriali e l’accordo fiscale. La crescita dell’occupazione porta a una diminuzione del tasso di disoccupazione, che si attesta su valori in linea con le medie di lungo periodo, e a un calo della popolazione inattiva. Le statistiche sui posti di lavoro confermano questi trend, segnalando però anche un numero esiguo di posti vacanti e difficoltà di reclutamento relativamente elevate.

A questa lettura congiunturale se ne affianca una più strutturale del mercato del lavoro femminile. L’analisi evidenzia una crescente partecipazione delle donne al mercato del lavoro, caratterizzata principalmente dall’aumento dell’occupazione a tempo parziale e da un calo dell’inattività, in particolare tra chi si dedica all’economia domestica. Questi cambiamenti segnalano al contempo sia opportunità che potenziali fragilità nel processo di integrazione femminile nel mercato del lavoro

Cifre in dettaglio

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Occupati, disoccupati e inattivi

I risultati relativi al quarto trimestre del 2024 mostrano un mercato del lavoro cantonale più positivo di quanto ci si aspettasse nei trimestri precedenti. L’occupazione secondo il concetto interno, che tra residenti e frontalieri conteggia 245.723 persone, torna a crescere: +0,5% rispetto al trimestre precedente e +2,4% rispetto allo stesso trimestre del 2023 [F. 2] e [T. 1]. Ancora in controtendenza l’andamento dei frontalieri che registrano, per il terzo trimestre di fila, una contrazione, tornando appena sotto le 79.000 persone (-1,1% su base annua). Tra le cause di questo cambiamento di direzione si possono citare dinamiche settoriali: i rami del commercio, della ristorazione e degli alloggi sono quelli che registrano le contrazioni più significative nel numero di frontalieri e sono pure quelli con quote importanti di manodopera frontaliera. Si aggiungono inoltre le conseguenze dell’accordo sulla fiscalità dei frontalieri che, rendendo economicamente meno attrattivo lo statuto di frontaliere, modifica questa dinamica di lungo termine sul mercato del lavoro ticinese.

All’aumento delle persone occupate è corrisposto un calo della disoccupazione, che torna a un tasso del 5,9%, valore in linea con la media di lungo termine. Calano pure le persone inattive, anche quelle in età lavorativa, confermando la spinta della manodopera residente alla fase di crescità attuale [F. 3].

Rispetto a 5 anni fa, quindi appena prima della pandemia, si riscontra una crescita di tutte le categorie di persone attive sul mercato del lavoro [F. 5]. Gli occupati residenti sono aumentati del 6,0% e i frontalieri, nonostante la recente flessione, del 10,7%. Si osserva invece un calo delle persone inattive (-2,2%), non tanto tra i pensionati che risultano in lieve aumento (+1,1%), quanto tra i collaboratori familiari (-28,4%) e soprattutto tra le persone che si occupano dell’economia domestica (-41,5%). Questo segnala un’importante attivazione femminile sul mercato del lavoro. Negli ultimi 5 anni il tasso d’occupazione femminile è passato dal 44,9% al 49,4%, mentre quello maschile è sceso dal 62,1% al 61,2%.

T. 1 Indicatori chiave* della manodopera sul mercato del lavoro, in Ticino, nel quarto trimestre del 2024
Variazioni assolute
Variazioni %
IV trimestre 2024 Trimestrale Annuale Trimestrale Annuale
Occupati secondo il concetto interno 245.723 1.182 5.847 0,5 2,4
Occupati residenti (apprendisti inclusi) 171.367 3.889 5.993 2,3 3,6
Frontalieri 78.683 -653 -896 -0,8 -1,1
Disoccupati ILO 10.651 -2.563 -931 -19,4 -8,0
Disoccupati iscritti 4.814 809 450 20,2 10,3
Persone non attive 129.037 -352 -3.598 -0,3 -2,7
Persone non attive di 15-64 anni 53.911 1.602 -1.393 3,1 -2,5
*Le diverse fonti usate in questa tabella hanno definizioni e periodi di riferimento diversi, per questo le somme degli occupati residenti e dei frontalieri non coincidono con gli occupati secondo il concetto interno.
Fonte: SPO, RIFOS e STAF, UST; Seco

Gli impieghi

Complessivamente il mercato del lavoro cantonale mostra segnali positivi anche sul fronte dei posti di lavoro: il quarto trimestre del 2024 registra un totale di 253.313 impieghi, con un aumento annuo dell’1,0% [F. 4]. I posti vacanti rimangono tuttavia relativamente scarsi (circa 1.400, pari allo 0,5% dei posti di lavoro complessivi) e le difficoltà di reclutamento piuttosto elevate (circa il 19,7%) [T. 2]. Le incertezze internazionali e le macro-dinamiche legate alla demografia e al cambiamento tecnologico (tra altri fattori) impongono però una certa cautela: solo tre mesi fa i segnali erano piuttosto negativi. Anche a livello nazionale si registrano indicatori meno positivi: l’occupazione cresce ma con un tasso inferiore (+0,6% su base annua) e la disoccupazione aumenta, registrando un tasso — comunque basso — pari al 4,4%.

T. 2 Impieghi, posti liberi e difficoltà di reclutamento (in %), in Ticino, nel quarto trimestre del 2024
Variazioni assolute
Variazioni %
IV trimestre 2024 Trimestrale Annuale Trimestrale Annuale
Impieghi 253.313 1.257 2.454 0,5 1,0
Impieghi ETP 207.259 928 4.714 0,4 2,3
Posti liberi 1.392 128 -628 10,1 -31,1
Difficoltà di reclutamento (%) 19,7 0,7 1,2
Fonte: STATIMP, UST

Dinamiche: il mercato del lavoro femminile

In questa edizione del notiziario, ci concentriamo su due fenomeni paralleli che riguardano la popolazione residente femminile: una significativa attivazione, con il passaggio da persone inattive a attive (occupate o in cerca d’impiego), e un progressivo invecchiamento della popolazione. I dati mostrano che il numero di donne attive è cresciuto regolarmente, dalle oltre 75.000 persone nel 2010 alle 82.000 del 2024. Anche le donne inattive hanno seguito un trend al rialzo, passando da 73.000 a quasi 78.000, anche se al loro interno le dinamiche sono state ben più articolate: le beneficiarie di rendite AVS o AI sono aumentate da poco più di 42.000 a oltre 51.000, mentre chi si occupa dell’economia domestica è calato da 19.000 a poco più di 8.000 nello stesso periodo [T. 3]. Questa evoluzione riflette un duplice processo: da un lato, l’uscita dal ruolo di casalinga, con una parte di donne che entra nel mercato del lavoro e un’altra che raggiunge l’età pensionabile; dall’altro, l’invecchiamento generale della popolazione femminile.

L’aumento tra le donne residenti attive si riscontra tra le occupate (la disoccupazione segue più dinamiche legate ai cicli economici e meno a quelli strutturali), cresciute da poco più di 70.000 nel 2010 a quasi 77.000 nel 2024 [F. 6]. Questo incremento è concentrato interamente nei lavori a tempo parziale, che sono aumentati del 16,8%, mentre l’occupazione a tempo pieno è rimasta sostanzialmente stabile (-0,2%). In termine di comparti economici, si osserva una crescita dell’occupazione femminile in comparti come la sanità e l’assistenza sociale, mentre altri settori, come il commercio e la ristorazione, hanno registrato una contrazione1.

L’intreccio tra tendenze strutturali (crescita del tasso di attività netto, evoluzione dei ruoli familiari, maggiore accesso alla formazione) e dinamiche congiunturali (andamento della disoccupazione, oscillazioni settoriali) richiede un monitoraggio continuo e differenziato per genere. Un’interpretazione accurata dei dati necessita di questa distinzione: concentrarsi solo sugli aspetti congiunturali rischia di sottovalutare i progressi strutturali, mentre una lettura esclusivamente di lungo periodo potrebbe non cogliere le fragilità immediate. Questa distinzione analitica, che va oltre l’obiettivo specifico di questo notiziario congiunturale, è parte integrante dell’approccio adottato nelle analisi di medio-lungo termine dell’Ufficio di statistica.

T. 3 Donne residenti di 15 e più anni (medie annuali) secondo lo stato di attività, in Ticino, nel 2010 e nel 2024
Variazioni 2010-2024
2010 2024 Assolute %
Totale 148.049 159.981 11.931 8,1
Occupate 70.442 76.589 6.147 8,7
Occupate a tempo pieno 31.286 31.653 367 1,2
Occupate a tempo parziale 37.007 43.230 6.223 16,8
Apprendiste (2.150) (1.706) (-443) (-20,6)
Disoccupate (ILO) 4.543 5.605 1.061 23,4
Non attive 73.064 77.787 4.723 6,5
Donne che si occupano dell’economia domestica 18.600 8.237 -10.363 -55,7
Pensionate/beneficiarie di una rendita 42.149 51.364 9.215 21,9
Altre donne non attive 12.315 18.187 5.872 47,7
Fonte: RIFOS, UST

Definizioni

Glossario

Persone attive:
persone che compongono l’insieme degli occupati e dei disoccupati. Le persone attive costituiscono l’offerta di lavoro.

Persone non attive (o inattive):
persone in età lavorativa (15 e più anni) che non sono né occupate né disoccupate.

Tasso di attività standardizzato:
rapporto tra le persone attive e la popolazione di 15 e più anni.

Tasso d’attività netto:
rapporto tra le persone attive tra i 15 e i 64 anni rispetto al totale della popolazione in questa fascia di età.

Occupati secondo il concetto interno (ai sensi della SPO):
tutte le persone occupate che esercitano un’attività professionale per almeno un’ora alla settimana o che lavorano presso un’azienda familiare senza ricevere una remunerazione. Sono inclusi in questa definizione i dipendenti, gli indipendenti, i familiari coadiuvanti in un’azienda di famiglia, gli apprendisti, le reclute, i sottoufficiali e gli ufficiali che durante la scuola reclute o corso d’avanzamento conservano il posto di lavoro, gli allievi e gli studenti che esercitano un’attività lavorativa parallelamente agli studi e i pensionati che continuano a lavorare. La definizione si fonda sul concetto interno, ossia la popolazione economicamente attiva in Svizzera indipendentemente dal luogo di residenza (somma tra occupati residenti e non residenti che operano nelle aziende localizzate in Svizzera), per cui oltre agli svizzeri e agli stranieri domiciliati e dimoranti, conteggia pure i frontalieri, gli stranieri assunti da un datore di lavoro svizzero per meno di 90 giorni (assunzioni d’impiego) e gli svizzeri residenti all’estero.

Frontalieri di nazionalità straniera (ai sensi della STAF):
stranieri (detentori di un permesso di lavoro G) residenti in uno Stato estero che lavorano in Svizzera e che devono rientrare giornalmente o settimanalmente al proprio luogo di domicilio.

Disoccupati ai sensi dell’ILO:
Persone in età dai 15 ai 74 anni che rispondono contemporaneamente alle seguenti condizioni:
- non erano occupate nel corso della settimana di riferimento,
- hanno cercato attivamente un posto di lavoro nelle quattro settimane precedenti e
- erano disposte a iniziare un’attività.

Tasso di disoccupazione ILO:
rapporto tra le persone disoccupate ai sensi ILO e le persone attive di 15 e più anni.

Disoccupati iscritti (SECO):
persone registrate presso gli uffici regionali di collocamento, senza un impiego e immediatamente collocabili. È irrilevante sapere se esse percepiscono o meno un’indennità di disoccupazione.

Impieghi/Impieghi ETP:
persone impiegate in Svizzera con un reddito, sottoposto ai contributi AVS, di almeno 2.300 franchi annui, in aziende dei settori secondario e terziario.
Gli impieghi equivalenti al tempo pieno – ETP (ai sensi della STATIMP) risultano dalla conversione del volume di lavoro (misurato in termini di impieghi o di ore di lavoro) in impieghi a tempo pieno.

Posti liberi: numero di posti liberi alla fine del trimestre in esame. Un posto è considerato libero se l’impresa ha già intrapreso o sta per intraprendere le pratiche per il reclutamento di un nuovo addetto.

Informazioni

Maurizio Bigotta
Settore Economia, Ufficio di statistica
Tel: +41 (0)91 814 50 34

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  1. È importante sottolineare che questi dati riguardano esclusivamente le residenti e non includono le lavoratrici frontaliere, che vivono dinamiche occupazionali ben distinte.↩︎