Segnali ancora positivi e riduzione dei tempi di lavoro

Ultimo aggiornamento: 11.09.2025, 07:03

©Ti-Press/Benedetto Galli
©Ti-Press/Benedetto Galli

Nel secondo trimestre del 2025 il mercato del lavoro ticinese conferma una fase di sostanziale stabilità rispetto al primo trimestre dell’anno. Su base annua, l’occupazione continua a crescere, trainata dai residenti, mentre il numero di frontalieri mostra una lieve contrazione. In parallelo, aumenta anche la disoccupazione, che rimane su livelli relativamente elevati, mentre diminuisce il numero di persone inattive, segnale di una partecipazione sempre più ampia al mercato del lavoro. Il costante aumento dei posti di lavoro a tempo parziale ha stimolato l’approfondimento di questo notiziario sui tempi medi di lavoro. L’analisi evidenzia che, nel tempo, il numero medio di ore lavorate per posto di lavoro si è ridotto. Questo fenomeno è il risultato di profonde differenze tra i settori economici: comparti del secondario con tempi di lavoro generalmente più lunghi ma in calo e comparti del terziario con tempi medi più brevi ma molto eterogenei. In alcuni casi si registrano anche andamenti in controtendenza, con un aumento dei tempi medi di lavoro.

Cifre in dettaglio

Vetrina dei notiziari

Versione pdf

Occupati, disoccupati e inattivi

Nel secondo trimestre del 2025, il numero di occupati in Ticino si conferma stabile rispetto al trimestre precedente, attestandosi attorno alle 242.000 persone. Si registra una progressione dell’1,5% su base annua, sostenuta dall’aumento degli occupati residenti (+2,6%) che compensa la contrazione dei lavoratori frontalieri (-1,2%) [ T. 1 e F. 2 ].

Parallelamente, si osserva un aumento del numero di disoccupati secondo la definizione ILO, che superano ora le 12.000 unità, corrispondenti a un tasso di disoccupazione del 6,7% [F. 3].

L’aumento, nell’ultimo anno, sia di persone occupate che disoccupate è stato bilanciato da una riduzione della popolazione inattiva, che scende a poco più di 130.000 persone (-3,4% rispetto a un anno fa). Il calo è riconducibile soprattutto alla categoria delle “altre persone inattive”, con una contrazione significativa delle persone in formazione.

T. 1 Indicatori chiave* della manodopera sul mercato del lavoro, in Ticino, nel secondo trimestre del 2025
Variazioni assolute
Variazioni %
II trimestre 2025 Trimestrale Annuale Trimestrale Annuale
Occupati secondo il concetto interno 241.986 -231 3.534 -0,1 1,5
Occupati residenti (apprendisti inclusi) 168.979 1.335 4.235 0,8 2,6
Frontalieri 78.855 342 -961 0,4 -1,2
Disoccupati ILO 12.050 267 1.599 2,3 15,3
Disoccupati iscritti 4.261 -948 304 -18,2 7,7
Persone non attive 130.115 -1.672 -4.628 -1,3 -3,4
Persone non attive di 15-64 anni 50.443 -3.079 -5.149 -5,8 -9,3
*Le diverse fonti usate in questa tabella hanno definizioni e periodi di riferimento diversi, per questo le somme degli occupati residenti e dei frontalieri non coincidono con gli occupati secondo il concetto interno.
Fonte: SPO, RIFOS e STAF, UST; Seco

Nel confronto con il medio periodo, i risultati attuali mostrano una crescita degli occupati rispetto a cinque anni fa. Tuttavia, in questo arco temporale, le dinamiche per residenti e frontalieri si discostano da quelle annuali: i frontalieri sono aumentati dell’11,5%, mentre i residenti del 4,3%. La popolazione inattiva, invece, risulta complessivamente stabile, poiché alla diminuzione delle persone che si occupano dell’economia domestica e delle altre inattive si contrappone l’aumento di quelle beneficiarie di una rendita AVS/AI [F. 5].

Gli impieghi

I risultati appena mostrati riflettono l’evoluzione della forza lavoro in termini di persone. Approfondendo invece la dinamica degli impieghi, ossia dei posti di lavoro presenti sul territorio, si osservano andamenti simili ma con alcune sfumature distinte1.

Anche in termini di impieghi si osserva una crescita su base annua: l’aumento dello 0,9% porta il numero di impieghi nel secondo trimestre del 2025 a quasi 254.000 unità [T. 2]. Questa crescita è riconducibile esclusivamente ai posti di lavoro a tempo parziale, che con un incremento del +5,4% diventano quasi 92.000, toccando il valore più alto mai registrato. In parallelo, i posti a tempo pieno risultano in calo (-1,5%), pur restando oltre le 160.000 unità, soglia superata per la prima volta a inizio 2024 e mantenuta anche nei trimestri successivi, malgrado l’attuale contrazione. Questa evoluzione si riflette negli impieghi espressi in equivalenti a tempo pieno (ETP), che risultano in leggera contrazione (-0,2%) [F. 4 ].

T. 2 Impieghi, posti liberi e difficoltà di reclutamento (in %), in Ticino, nel secondo trimestre del 2025
Variazioni assolute
Variazioni %
II trimestre 2025 Trimestrale Annuale Trimestrale Annuale
Impieghi 253.966 1.544 2.360 0,6 0,9
Impieghi ETP 206.908 -124 -390 -0,1 -0,2
Posti liberi 1.480 -711 -533 -32,5 -26,5
Difficoltà di reclutamento (%) 21,0 2,5 0,5
Fonte: STATIMP, UST

La statistica degli impieghi (STATIMP), oltre a rilevare la dinamica degli impieghi occupati, misura anche il numero di posti liberi. Nel secondo trimestre del 2025 se ne contano 1.480, in calo rispetto ai 2.000 nello stesso periodo dell’anno precedente. Questa cifra rappresenta una quota contenuta del totale degli impieghi (circa lo 0,6%).

In aggiunta, il 21,0% delle aziende che ha cercato personale dichiara di aver incontrato difficoltà nel reclutamento o di non essere riuscita a trovare candidati adeguati. Si tratta di un leggero aumento rispetto agli ultimi trimestri, che, anche grazie al bacino di impiego transfrontaliero, resta inferiore al valore nazionale (37,1%).

Il lavoro a tempo parziale

Negli ultimi decenni il lavoro a tempo parziale è diventato sempre più frequente, fino a raggiungere il 36,2% dei posti di lavoro nel secondo trimestre del 2025. Dieci anni prima, nel secondo trimestre del 2015, era il 29,7%, mentre nel 2005 il 25,6% [T. 3 ]. Questa crescita non ha riguardato solo le donne, che negli ultimi venti anni sono passate da una quota di lavoro a tempo parziale del 44,2% al 55,5%, ma anche gli uomini, la cui quota è cresciuta dal 13,4% al 20,7%.

T. 3 Quota di lavoratori a tempo parziale (in %), in Ticino, nel secondo trimestre del 2005, 2015, 2024 e 2025
II trimestre 2005 II trimestre 2015 II trimestre 2024 II trimestre 2025
Totale 25,6 29,7 34,6 36,2
Uomini 13,4 16,0 19,7 20,7
Donne 44,2 49,1 54,0 55,5
Fonte: STATIMP, UST

L’intensità e la crescita del lavoro a tempo parziale non sono omogenee in tutti i comparti economici, ma esistono realtà ben distinte anche per quanto riguarda i tempi di lavoro, come già mostrato nel contributo Ustat pubblicato a fine 20242.

Rapportare il numero di posti di lavoro equivalenti a tempo pieno al numero effettivo di posti di lavoro restituisce un’indicazione sul tempo di lavoro medio. Dai dati della Statistica delle imprese (STATENT) emerge che, nel 2023, il tempo di lavoro medio era pari all’80,5%, mentre nel 2011 (primo anno della statistica) era dell’82,0% [F. 6 ]. Questa contrazione, seppur apparentemente contenuta, segnala un chiaro calo dei tempi di lavoro e nasconde marcate diversità settoriali. Nei rami del secondario si osservano tempi di lavoro elevati, sebbene in calo: tutti i comparti registrano valori superiori alla media cantonale, compresi tra il 94,7% delle attività di fabbricazione di macchinari e apparecchiature e l’86,5% delle industrie alimentari e del tabacco. Il terziario, invece, presenta realtà più eterogenee, con valori che oscillano dal 90,4% delle attività di commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli al 59,4% delle attività immobiliari. Anche le dinamiche nel periodo 2011-2023 sono diversificate: molti comparti del terziario mostrano un calo del tempo medio di lavoro, mentre altri evidenziano un aumento, in controtendenza rispetto al dato complessivo. Tra questi spiccano le attività del trasporto e magazzinaggio (+2,4 punti percentuali), le attività immobiliari (+1,5 punti) e i servizi d’informazione e comunicazione (+1,3 punti).

Definizioni

Glossario

Persone attive:
persone che compongono l’insieme degli occupati e dei disoccupati. Le persone attive costituiscono l’offerta di lavoro.

Persone non attive (o inattive):
persone in età lavorativa (15 e più anni) che non sono né occupate né disoccupate.

Tasso di attività standardizzato:
rapporto tra le persone attive e la popolazione di 15 e più anni.

Tasso d’attività netto:
rapporto tra le persone attive tra i 15 e i 64 anni rispetto al totale della popolazione in questa fascia di età.

Occupati secondo il concetto interno (ai sensi della SPO):
tutte le persone occupate che esercitano un’attività professionale per almeno un’ora alla settimana o che lavorano presso un’azienda familiare senza ricevere una remunerazione. Sono inclusi in questa definizione i dipendenti, gli indipendenti, i familiari coadiuvanti in un’azienda di famiglia, gli apprendisti, le reclute, i sottoufficiali e gli ufficiali che durante la scuola reclute o corso d’avanzamento conservano il posto di lavoro, gli allievi e gli studenti che esercitano un’attività lavorativa parallelamente agli studi e i pensionati che continuano a lavorare. La definizione si fonda sul concetto interno, ossia la popolazione economicamente attiva in Svizzera indipendentemente dal luogo di residenza (somma tra occupati residenti e non residenti che operano nelle aziende localizzate in Svizzera), per cui oltre agli svizzeri e agli stranieri domiciliati e dimoranti, conteggia pure i frontalieri, gli stranieri assunti da un datore di lavoro svizzero per meno di 90 giorni (assunzioni d’impiego) e gli svizzeri residenti all’estero.

Frontalieri di nazionalità straniera (ai sensi della STAF):
stranieri (detentori di un permesso di lavoro G) residenti in uno Stato estero che lavorano in Svizzera e che devono rientrare giornalmente o settimanalmente al proprio luogo di domicilio.

Disoccupati ai sensi dell’ILO:
Persone in età dai 15 ai 74 anni che rispondono contemporaneamente alle seguenti condizioni:
- non erano occupate nel corso della settimana di riferimento,
- hanno cercato attivamente un posto di lavoro nelle quattro settimane precedenti e
- erano disposte a iniziare un’attività.

Tasso di disoccupazione ILO:
rapporto tra le persone disoccupate ai sensi ILO e le persone attive di 15 e più anni.

Disoccupati iscritti (SECO):
persone registrate presso gli uffici regionali di collocamento, senza un impiego e immediatamente collocabili. È irrilevante sapere se esse percepiscono o meno un’indennità di disoccupazione.

Impieghi/Impieghi ETP:
persone impiegate in Svizzera con un reddito, sottoposto ai contributi AVS, di almeno 2.300 franchi annui, in aziende dei settori secondario e terziario.
Gli impieghi equivalenti al tempo pieno – ETP (ai sensi della STATIMP) risultano dalla conversione del volume di lavoro (misurato in termini di impieghi o di ore di lavoro) in impieghi a tempo pieno.

Posti liberi: numero di posti liberi alla fine del trimestre in esame. Un posto è considerato libero se l’impresa ha già intrapreso o sta per intraprendere le pratiche per il reclutamento di un nuovo addetto.

Informazioni

Maurizio Bigotta
Settore Economia, Ufficio di statistica
Tel: +41 (0)91 814 50 34

Icone create con Pixel perfect - Flaticon


  1. I dati sugli impieghi seguono definizioni e metodologie differenti rispetto a quelli sugli occupati, elementi che possono contribuire a spiegare alcune divergenze nelle dinamiche osservate.↩︎

  2. Si veda Giancone, Vincenza. (2024). I comparti economici. Struttura ed evoluzione del tessuto economico ticinese. Extra Dati n.15, Ufficio di Statistica, Bellinzona.↩︎