Gentili signore, egregi signori,
l'anno internazionale degli anziani
è stata l'occasione per approfondire il dibattito su tutte le questioni
che riguardano l'invecchiamento e la longevità.
Lo Stato, e per esso il Dipartimento
delle opere sociali, ha raccolto i messaggi provenienti dalle diverse associazioni
e le aspirazioni della popolazione ed ha stabilito nuovi orientamenti nella
politica a favore degli anziani.
In particolare nelle linee direttive
troviamo due indirizzi principali per le attività.
Miglioramento delle assicurazioni sociali e intensificazione dei servizi su tutto il territorio cantonale
Maggiore partecipazione degli anziani alla società civile, utilizzazione delle loro competenze e riconoscimento del loro apporto
Per il primo indirizzo
richiamo brevemente il grande impegno
profuso negli scorsi anni alfine di assicurare un reddito soddisfacente,
il completamento della rete di servizi sul territorio, il sostegno a tutte
le attività sociosanitarie degli enti pubblici e privati per disporre
di un'adeguata rete di aiuto e sostegno.
Per le attività in corso,
vi ricordo che con il primo gennaio di quest'anno è entrata in funzione
la nuova legge sull'assistenza e la cura a domicilio. Il nuovo programma
spitex dovrebbe contribuire a migliorare la situazione degli anziani in
stato di dipendenza che desiderano restare al proprio domicilio, dovrebbe
pure facilitare l'impegno dei familiari che intervengono per aiutare i
propri familiari.
Gli aspetti della nuova legge vi saranno illustrati dalla signora Nicoletta Mariolini.
Altro aspetto che desidero rilevare
è lo studio, concluso da poco, sull'aiuto soggettivo in caso di
mantenimento a domicilio di persone con forte dipendenza.
Uno studio che
ha confermato il grandissimo impegno assunto dalle famiglie senza le quali i servizi non potrebbero assicurare il mantenimento a domicilio
ha dimostrato che l'intervento dei servizi a domicilio non ha per nulla diminuito la solidarietà dei familiari, ma anzi ha contribuito a valorizzare il ruolo dei familiari che sono disposti ad aiutare e sostenere un loro congiunto a casa.
Questo studio ha evidenziato che l'aiuto finanziario diretto, come contributo per restare a domicilio, permette alle famiglie di organizzarsi in modo meno dipendente o addirittura autonomo dai servizi. Penso a quelle famiglie dove vi sono parenti disponibili ad assumersi compiti importanti o dove si preferisce per esempio assumere una persona come aiuto e con la possibilità di concordare più facilmente gli orari o il tipo di intervento. L'aiuto soggettivo, il nuovo programma spitex, tutti i servizi pubblici e privati che già operano da tempo nel cantone (case anziani, soggiorni temporanei, centri diurni, telesoccorso, aiuti sociali, centri ricreativi, pasti a domicilio) formano una rete di aiuto importante in grado di dare sicurezza e appoggio agli anziani in buona salute e a quelli che si trovano in stato di temporanea o definitiva dipendenza.
Il secondo indirizzo per la politica degli anziani riguarda invece la loro partecipazione alla società e il riconoscimento del loro ruolo.
Proprio in un'altra assemblea ATTE
ho già avuto l'occasione di ricordarvi che mi sta particolarmente
a cuore la costituzione di un Consiglio degli anziani e che sono
pronta a riconoscerlo come valido interlocutore del dipartimento per tutte
le questioni concernenti gli anziani.
È con grande piacere che
vi segnalo di avere già incaricato i servizi competenti del Dipartimento
di avviare la procedura per la costituzione di questo Consiglio.
Già il prossimo mese sarà
convocata una prima conferenza cantonale delle associazioni per anziani
con lo scopo di cercare assieme la forma migliore per creare uno strumento
di comunicazione in grado di stabilire un legame organico fra il dipartimento,
i servizi sul territorio e la popolazione anziana.
In uno spirito di aperta collaborazione
il Dipartimento terrà conto dei commenti, delle proposte, delle
preoccupazioni e delle aspirazioni della popolazione anziana per elaborare
un progetto. Progetto che sarà messo in consultazione presumibilmente
all'inizio dell'estate e potrebbe diventare operativo all'inizio del prossimo
anno.
A titolo informativo gli scopi
principali del Consiglio degli anziani sono:
consigliare il ministro della salute e della socialità sui servizi e programmi destinati agli anziani
sviluppare un'idea positiva dell'invecchiamento
partecipare ai programmi di prevenzione dei maltrattamenti e degli abusi sugli anziani
proporre le modifiche ambientali adeguate ad una società aperta a tutte le generazioni
sollecitare gli scambi con tutti gli organismi che si occupano di problemi relativi all'invecchiamento
Si tratta di compiti indicativi che
potranno essere affinati e precisati durante la fase di progettazione.
Sarebbe naturalmente ideale che la gestione diretta del Consiglio fosse
assunta dalle stesse associazioni per anziani.
Altro aspetto di importanza fondamentale
è sicuramente la solidarietà fra gli stessi anziani.
Penso che la vostra associazione,
già presente sul territorio da ormai molti anni, sta sperimentando
quella solidarietà che ha come fondamento il reciproco aiuto fra
membri dell'associazione.
Con i vostri associati siete in
grado di sviluppare programmi di attività che stimolano la voglia
di vivere, la curiosità intellettuale e l'impegno sociale.
E quando ci sono momenti di crisi,
di solitudine, di depressione, grazie alla confidenza che si è creata
negli anni, siete in buona posizione per aiutare i vostri membri che si
trovano in difficoltà.
Sono sicura che queste forme di
aiuto diventeranno sempre più importanti.
Di grande importanza resta anche
la solidarietà tra le generazioni.
Sarebbe veramente una prospettiva
poco felice vivere in una società dove giovani, adulti e anziani
non riescono a dialogare.
Auspico che tutti i servizi pubblici
e privati che operano sul territorio, e in particolare quelli che raggiungono
popolazione di tutte le età, contribuiscano, assieme ai volontari,
a favorire attività e incontri fra generazioni.
È importante che vengano
superati gli stereotipi, che si conoscano i problemi specifici che possono
presentarsi nelle diverse età della vita.
Certo ogni persona ha la sua individualità,
le sue aspettative, i suoi ricordi e le sue difficoltà, ma è
anche vero, che in determinate tappe della vita, vi sono momenti particolari
legati alla evoluzione della vita stessa.
Così potremo conoscerci meglio,
evitare la ghettizzazione, fare uno sforzo di reciproca comprensione affinché
si possano stabilire incontri e non scontri fra le generazioni.
Perché è indispensabile
prevenire l'emarginazione.
Per prevenire l'emarginazione occorre
perseguire l'obiettivo di una piena partecipazione alla vita sociale, politica
e culturale per tutti.
Condizioni favorevoli devono essere
create per coloro che per età, malattia, handicap, devono superare
grandi ostacoli per partecipare alla vita sociale.
Anche i servizi sociosanitari, e
quelli sul territorio in particolare, devono ritenere come obiettivo di
lavoro questa partecipazione alla vita della comunità, considerarla
come fattore fondamentale per lo sviluppo della salute come benessere fisico,
psichico e sociale.
È in questo spirito che dovranno
svilupparsi anche i nuovi servizi dell'aiuto domiciliare, perché
ogni cittadina e ogni cittadino, qualunque sia la sua età o il suo
handicap, resta un soggetto rilevante della società.
Gentili signore, egregi signori,
la vostra partecipazione numerosa
a questa assemblea attesta la vitalità della popolazione anziana
in questo cantone. Spero di trovare in voi, nella vostra associazione,
degli interlocutori convinti e dei protagonisti della politica a favore
degli anziani degli anni futuri.
Buon lavoro e arrivederci a presto.
Patrizia Pesenti
Consigliere di Stato
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