GIORNATA DEL MALATO, 5 MARZO 2000 - "La cura dei malati - solo un affare di donna?"

Visita alle Clinica Luganese SA Moncucco, Lugano

In questa giornata dedicata a coloro che a causa di malattia ricorrono ai servizi di cura, vorrei ricordare brevemente due progetti in corso di attuazione.
Con il primo gennaio di quest'anno è entrata in funzione la nuova legge sull'assistenza e la cura a domicilio. Il nuovo programma spitex dovrebbe contribuire a migliorare la situazione degli anziani in stato di dipendenza che desiderano restare al proprio domicilio e facilitare l'impegno dei parenti che intervengono per aiutare i propri familiari. Questi servizi hanno però anche come scopo di facilitare il ritorno a domicilio di coloro che hanno ancora bisogno di cure dopo un ricovero ospedaliero.
Altro progetto in via di realizzazione è quello del coordinamento della rete sanitaria.
Le finalità di questo progetto sono quelle di

  1. garantire il coordinamento della rete complessiva dei servizi sanitari pubblici e privati del Cantone

  2. utilizzare le strutture sanitarie in modo adeguato

  3. introdurre dei sistemi di controllo della qualità delle cure e dei servizi

Scopo finale è quello di offrire un'assistenza sanitaria che risponda alle esigenze dei pazienti, finanziariamente sopportabile e di buona qualità.
Che si tratti di cure ospedaliere, ambulatorie o a domicilio, vorrei esprimere un caloroso ringraziamento al personale curante, e in particolare alle donne che certamente sono le più numerose ad intervenire nel mondo delle cure. Grazie a tutte le donne, laiche e religiose, che si occupano ogni giorno degli ammalati a loro affidati cercando di aiutarli a soddisfare i loro bisogni, a dare loro una parola di speranza, a offrire un gesto di attenzione.
Nel momento della dipendenza o nella dolorosa esperienza della malattia, le cure comportano l'incontro con l'altro, la partecipazione all'esperienza unica di una persona. Sono momenti difficili che spesso portano con sé sovvertimento dei valori, perdita dei punti di riferimento abituali, molta incertezza sulla propria esistenza.
E si può capire che in questi momenti tutti noi vorremmo disporre dei mezzi necessari per ricevere un aiuto che ci permetta di soffrire di meno.
Un sistema di cure ben sviluppato e coordinato migliora l’autonomia personale. Abbiamo la fortuna di vivere in un paese ricco che dedica una parte importante delle proprie risorse alla salute. Ma queste risorse non sono infinite.
Per evitare dolorose restrizioni delle prestazioni sanitarie dovremo impegnarci per una saggia gestione delle risorse disponibili e una ragionata scelta di nuovi servizi.
Concludo ringraziando l'associazione giornate del malato della Svizzera italiana per il lavoro svolto da ormai molti anni e con immutato entusiasmo.
Grazie anche alla clinica Moncucco che ci ha ospitato.

Patrizia Pesenti
Consigliere di Stato