SECONDA CONFERENZA
CANTONALE
DELLE ASSOCIAZIONI DEGLI
ANZIANI
PER LA CREAZIONE DI UN
CONSIGLIO DEGLI ANZIANI
Gentili signore, egregi
signori,
grazie a tutti per
l'interesse e la partecipazione che avete dimostrato e dimostrerete per il
progetto di creazione di un Consiglio degli anziani.
Dalla mia entrata in
funzione ho avuto modo di incontrare spesso gli anziani e di costatare il
dinamismo del loro impegno personale e la validità delle loro associazioni.
Penso che il
pensionamento è da considerare come una tappa positiva della vita e come tale
vissuto tenendo presente la partecipazione responsabile alla società. Ma certo
per partecipare pienamente, per i pensionati, come del resto per tutti noi,
occorre:
sicurezza materiale
relazioni positive nell'ambito familiare e sociale
mantenimento della salute, dell'autonomia e accesso facilitato alle cure
Sicurezza materiale
Possiamo osservare che
viviamo in un paese ricco e abbiamo costruito un buon sistema di sicurezza
sociale.
Il rischio di povertà
nell'età anziana è in netta regressione, anche se permangono notevoli
disparità fra le persone. Le differenze nel reddito e nello statuto sociale si
riflettono anche nel periodo del pensionamento.
Secondo lo studio del
programma nazionale di ricerca sugli anziani (PNR 32)
le persone anziane con un reddito basso soffrono più frequentemente di disturbi della salute;
nonostante la diffusione e l'accesso facilitato alle cure, esiste una parte di popolazione anziana con bisogni che non vengono dichiarati e restano senza risposta.
Sono indicazioni per una politica di solidarietà che deve esprimersi
fra gruppi benestanti e meno abbienti, affinché gli aiuti vengano dati a chi è meno fortunato
fra le generazioni affinché i giovani e gli adulti in attività professionale possano costruire una vecchiaia finanziariamente tranquilla e socialmente appagante.
Buoni motivi
insomma - per difendere con convinzione non soltanto le assicurazioni sociali a
favore degli anziani ma anche le prestazioni sociali destinate alle famiglie
(assegni famigliari, assegni allo studio) e a quelle categorie di cittadini che
si trovano in difficoltà (disoccupazione, cassa malattia, assistenza sociale,
aiuti individuali).
Ricordo, che il
Dipartimento opere sociali, tra gli obiettivi della legislatura, pone
la modernizzazione delle garanzie sociali, cioè l’adattamento delle prestazioni sociali ai mutamenti socio-economici e culturali per rispondere a nuove emergenze che scaturiscono dalla società o da sue componenti, mirando gli interventi di sostegno verso coloro che sono in difficoltà o verso le fasce a rischio, prevenendo la perdita di autonomia delle persone e dei nuclei famigliari.
In questa ottica, particolare attenzione è portata sulle famiglie. Il DOS sta affrontando l’elaborazione di una politica a sostegno della famiglia. Vuole offrire alle famiglie nuove opportunità per migliorare le loro condizioni di vita e per promuovere il loro benessere, il benessere della prima infanzia e del nucleo famigliare - biparentale o monoparentale o ricostituito.
Relazioni positive nell'ambito familiare e sociale
Più recentemente ci si
interroga invece sulla questione di un pensionamento attivo.
I risultati del programma
nazionale di ricerca sugli anziani (PRN 32) sono incoraggianti:
numerosi sono i pensionati che mettono le loro capacità a disposizione della società con un'attività divolontariato;
dal 1980 in poi sono nati numerosi gruppi e associazioni di pensionati, segno di dinamismo e di voglia di partecipazione;
lo choc del passaggio alla pensione è in generale positivamente superato attraverso la continuità di numerose attività.
Invito tutti voi, che già vivete il pensionamento, ad essere solidali con i vostri coetanei, con le vostre famiglie e anche con le nuove generazioni. E un invito che non deve peraltro trasformarsi in una pressione eccessiva, tale da far sentire in colpa chi si prende un momento di riposo o non può essere attivo a causa di malattia.
Mantenimento della salute
Vecchiaia e malattia non
sono necessariamente sinonimi, anche se è vero che il rischio di malattie
degenerative aumenta con l'età.
In realtà la grande
maggioranza della popolazione anziana vive in modo indipendente e a casa
propria. Mai la salute degli anziani è stata cosi buona e i miglioramenti
ottenuti riguardano anche gli ultra ottantenni.
Sarà perciò importante
non spostare semplicemente gli stereotipi dalla fascia 60-80 anni agli
ultraottantenni.
Le possibilità di
ritardare e curare le disfunzioni organiche e mantenere le facoltà mentali sono
in continuo progresso, ciò è dovuto alle migliori condizioni di vita nel
periodo precedente al pensionamento ma anche alle moderne cure preventive che
aiutano a mantenere l'autonomia sempre più a lungo.
Anche lo studio
realizzato dal programma nazionale di ricerca (PRN 32) sugli anziani ha rilevato
come le misure quali le visite a domicilio, i corsi di mantenimento della
memoria, una buona mobilizzazione, soprattutto se intervengono quando
l'indipendenza non è ancora seriamente compromessa, sono di grande efficacia.
E una chiara indicazione
di orientamento verso la prevenzione dei servizi di cura a domicilio. Servizi
che devono essere profondamente inseriti nel tessuto sociale, rispettare i modi
di vita, fungere da antenne per far emergere i bisogni e rispondere con cure
adeguate all'evoluzione della società e rispettose delle risorse individuali e
locali.
Tutto questo non deve
evidentemente sfociare in false illusioni, alcuni di noi si troveranno a
fronteggiare un periodo più o meno lungo di parziale o totale dipendenza, ma
anche in questi casi molti sono coloro che, circondati con affetto da familiari
e personale di cura, trovano giorni gratificanti e voglia di vivere.
Per quanto riguarda il
nostro progetto, siamo ancora una volta riuniti per ascoltare i vostri
suggerimenti.
Abbiamo rispettato i
tempi per le diverse tappe di lavoro, dopo questa conferenza sarà elaborato il
progetto di legge.
Perciò possiamo dire che
all'inizio del prossimo anno il Consiglio degli anziani sarà una realtà, una
bella realtà.
E’ quindi con
particolare soddisfazione che oggi sono qui con voi a dare gli ultimi ritocchi a
un progetto che il Consiglio di Stato consegnerà al Parlamento per l’approvazione
definitiva.
Insieme, abbiamo fatto un
buon lavoro, rapidamente, con molto entusiasmo, in un clima di eccezionale
collaborazione. Di questo vi ringrazio tanto!
Patrizia Pesenti
Consigliere di Stato
Bellinzona, 13 settembre 2000