SECONDA CONFERENZA CANTONALE
DELLE ASSOCIAZIONI DEGLI ANZIANI
PER LA CREAZIONE DI UN CONSIGLIO DEGLI ANZIANI


Gentili signore, egregi signori,
grazie a tutti per l'interesse e la partecipazione che avete dimostrato e dimostrerete per il progetto di creazione di un Consiglio degli anziani.
Dalla mia entrata in funzione ho avuto modo di incontrare spesso gli anziani e di costatare il dinamismo del loro impegno personale e la validità delle loro associazioni.
Penso che il pensionamento è da considerare come una tappa positiva della vita e come tale vissuto tenendo presente la partecipazione responsabile alla società. Ma certo per partecipare pienamente, per i pensionati, come del resto per tutti noi, occorre:

  1. sicurezza materiale

  2. relazioni positive nell'ambito familiare e sociale

  3. mantenimento della salute, dell'autonomia e accesso facilitato alle cure

 

  1. Sicurezza materiale

Possiamo osservare che viviamo in un paese ricco e abbiamo costruito un buon sistema di sicurezza sociale.
Il rischio di povertà nell'età anziana è in netta regressione, anche se permangono notevoli disparità fra le persone. Le differenze nel reddito e nello statuto sociale si riflettono anche nel periodo del pensionamento.
Secondo lo studio del programma nazionale di ricerca sugli anziani (PNR 32)

Sono indicazioni per una politica di solidarietà che deve esprimersi

Buoni motivi  insomma - per difendere con convinzione non soltanto le assicurazioni sociali a favore degli anziani ma anche le prestazioni sociali destinate alle famiglie (assegni famigliari, assegni allo studio) e a quelle categorie di cittadini che si trovano in difficoltà (disoccupazione, cassa malattia, assistenza sociale, aiuti individuali).
Ricordo, che il Dipartimento opere sociali, tra gli obiettivi della legislatura, pone

 

  1. Relazioni positive nell'ambito familiare e sociale

Più recentemente ci si interroga invece sulla questione di un pensionamento attivo.
I risultati del programma nazionale di ricerca sugli anziani (PRN 32) sono incoraggianti:

Invito tutti voi, che già vivete il pensionamento, ad essere solidali con i vostri coetanei, con le vostre famiglie e anche con le nuove generazioni. E un invito che non deve peraltro trasformarsi in una pressione eccessiva, tale da far sentire in colpa chi si prende un momento di riposo o non può essere attivo a causa di malattia.

 

  1. Mantenimento della salute

Vecchiaia e malattia non sono necessariamente sinonimi, anche se è vero che il rischio di malattie degenerative aumenta con l'età.
In realtà la grande maggioranza della popolazione anziana vive in modo indipendente e a casa propria. Mai la salute degli anziani è stata cosi buona e i miglioramenti ottenuti riguardano anche gli ultra ottantenni.
Sarà perciò importante non spostare semplicemente gli stereotipi dalla fascia 60-80 anni agli ultraottantenni.
Le possibilità di ritardare e curare le disfunzioni organiche e mantenere le facoltà mentali sono in continuo progresso, ciò è dovuto alle migliori condizioni di vita nel periodo precedente al pensionamento ma anche alle moderne cure preventive che aiutano a mantenere l'autonomia sempre più a lungo.
Anche lo studio realizzato dal programma nazionale di ricerca (PRN 32) sugli anziani ha rilevato come le misure quali le visite a domicilio, i corsi di mantenimento della memoria, una buona mobilizzazione, soprattutto se intervengono quando l'indipendenza non è ancora seriamente compromessa, sono di grande efficacia.
E una chiara indicazione di orientamento verso la prevenzione dei servizi di cura a domicilio. Servizi che devono essere profondamente inseriti nel tessuto sociale, rispettare i modi di vita, fungere da antenne per far emergere i bisogni e rispondere con cure adeguate all'evoluzione della società e rispettose delle risorse individuali e locali.
Tutto questo non deve evidentemente sfociare in false illusioni, alcuni di noi si troveranno a fronteggiare un periodo più o meno lungo di parziale o totale dipendenza, ma anche in questi casi molti sono coloro che, circondati con affetto da familiari e personale di cura, trovano giorni gratificanti e voglia di vivere.
Per quanto riguarda il nostro progetto, siamo ancora una volta riuniti per ascoltare i vostri suggerimenti.
Abbiamo rispettato i tempi per le diverse tappe di lavoro, dopo questa conferenza sarà elaborato il progetto di legge.
Perciò possiamo dire che all'inizio del prossimo anno il Consiglio degli anziani sarà una realtà, una bella realtà.
E’ quindi con particolare soddisfazione che oggi sono qui con voi a dare gli ultimi ritocchi a un progetto che il Consiglio di Stato consegnerà al Parlamento per l’approvazione definitiva.
Insieme, abbiamo fatto un buon lavoro, rapidamente, con molto entusiasmo, in un clima di eccezionale collaborazione. Di questo vi ringrazio tanto!

             Patrizia Pesenti
                                                                                                                                                Consigliere di Stato

Bellinzona, 13 settembre 2000

Documentazione Seconda conferenza cantonale delle associazioni degli anziani per la creazione di un Consiglio degli Anziani