I determinanti socio-ambientali della salute
Implicazioni per la politica sanitaria
La salute si crea fuori dal sistema sanitario
Oggi
è stato ribadito più volte, in questi ultimi anni numerosi studi hanno
evidenziato l'effetto dei determinanti non-sanitari sulla salute.
Fattori quali l'ambiente, lo stile di vita e
i comportamenti fisici, sociali, economici e culturali hanno un impatto sulla salute umana. Si tratta di un impatto che può essere positivo o dannoso,
grande o piccolo.
La salute non può essere protetta, aiutata e promossa unicamente dal settore
sanitario.
La salute non è determinata solo dalla sanità. È necessario
migliorare l'impatto degli altri settori sulla salute pubblica.
I rapidi cambiamenti sociali, economici, demografici e ambientali di oggi
richiedono una concezione più approfondita dei determinanti della salute della
popolazione: occorre passare da una prospettiva
scientifica
che identifica i fattori di rischio delle malattie ad
un’altra più ecologica che analizza i sistemi dal punto di vista della loro
capacità di generare situazioni di disagio, di malessere e di patologia.
L’evoluzione generale della
società deve essere riorientata verso uno sviluppo più sostenibile.
I modelli di sviluppo sostenibile non vogliono fermare la crescita e il
progresso sociale e tecnologico
del pianeta, ma suggeriscono soluzioni per utilizzare le risorse umane e
tecnologiche in modo da tenere
conto anche di fattori quali l’impatto ambientale, il fatto che le
risorse naturali possono esaurirsi, la ripartizione equa delle risorse, perché ogni essere umano deve poter soddisfare i propri
bisogni primari e poter avere una vita dignitosa.
E’ necessario valutare e coordinare le politiche pubbliche
La prevenzione e il promovimento della salute devono essere considerati come il risultato di politiche pubbliche multisettoriali, dove lo sviluppo sostenibile svolge un ruolo fondamentale nell'interazione tra collettività, ambiente e sfera economica.
Abbiamo preso atto dell’importanza delle politiche non-sanitarie
L’anno
scorso, il Governo cantonale ha formalmente approvato e recentemente confermato
nelle Linee direttive per la legislatura che "ogni nuova legge o decisione politica
importante deve essere valutata tenendo conto dell'impatto che potrebbe avere
sulla salute pubblica".
Inoltre, nello stesso documento, il Governo s’impegna a favorire
"un'azione multisettoriale per
assicurare la compatibilità tra le decisioni prese nei settori che non si
occupano prettamente
di salute (istruzione, occupazione, economia, trasporti, ambiente) e la salute
dei cittadini".
Come si intende procedere concretamente:
allegando rapporti di impatto sulla salute dei cittadini ai nuovi progetti di legge, alle modifiche di legge e alle decisioni importanti relative ai settori che potrebbero influenzare la salute pubblica;
mettendo in pratica iniziative coordinate, che informino la popolazione su come fattori estranei alla sanità determinino la salute e su quali modelli di sviluppo sono insostenibili per la salute dell’essere umano;
promuovendo la cultura sanitaria della popolazione attraverso la diffusione delle informazioni necessarie, soprattutto insistendo sull'idea che i veri determinanti della salute vanno ricercati al di fuori dei servizi sanitari (empowerment)
Potremmo dire che il
miglior programma per promuovere la salute della popolazione significa occuparsi
e preoccuparsi non solo del sistema sanitario ma del livello di istruzione, dell’insicurezza
crescente nel lavoro, delle condizioni di rischio e quindi di paura nelle quali
sempre più persone lavorano (U. Beck, sociologo tedesco, ha detto che siamo
tutti dei funamboli) e della crescente divaricazione dei redditi.
In questo senso le
politiche per migliorare il livello di istruzione, le condizioni di occupazione,
il livello dei redditi e le condizioni di alloggio hanno ripercussioni dirette
sulla salute.
La collaborazione inter-settoriale
Nel recente passato, in Ticino, sono state lanciate diverse iniziative intersettoriali nel campo della promozione della salute. Mi limiterò a citarne alcune:
con il Dipartimento dell'Istruzione e cultura: attuato una campagna informativa e formativa sul tema della violenza tra i giovani.
con il Dipartimento del Territorio abbiamo creato un gruppo di lavoro per studiare le conseguenze del rumore eccessivo nelle discoteche e approntare una prima risposta.
con il Dipartimento Finanze e economia abbiamo condotto azioni di sensibilizzazione sul tema disoccupazione e salute.
Alfine di mettere in pratica questa volontà politica, la Sezione sanitaria ha sottoposto un programma d'azione sistematico in sette punti, da condurre nel corso dei prossimi anni.
Politica multisettoriale
Oggi la salute è
percepita a livello individuale e non in relazione ai fattori che la
determinano, ai determinanti della salute. I determinanti non sono nient’altro
che i differenti contesti della vita quotidiana di ognuno.
Forse ognuno di noi intuisce che la salute può essere influenzata da fattori
sociali e ambientali, ma questa percezione resta vaga, comunque non si traduce
nei fatti, operativamente.
Spetta allora alla politica della salute prenderne atto adottando le misure che
s’impongono. Assumendo fino in fondo la responsabilità per la salute delle
cittadine e dei cittadini, per le risorse umane di una nazione. Non credo che la
politica, intesa nel senso nobile del termine, come luogo di mediazione pubblico
di differenti interessi contrastanti, possa dimettersi da questa
responsabilità, ma debba al contrario assumerla con coscienza.
Occorre dunque dare voce alle preoccupazioni per la salute pubblica, affinché
essa sia riconosciuta come tema centrale e trasversale della politica generale.
E’ quello che intendo fare, naturalmente coinvolgendo il governo e più in
generale il mondo politico, ma anche la società civile.
Concretamente intendiamo fissare gli obiettivi sanitari non tanto in termini di
riduzione della mortalità e della morbilità, ma in quelli di minor esposizione
ai determinanti della malattia o, da una prospettiva di promozione della salute,
in termini di impatto delle politiche del lavoro, dell’alloggio, dei
trasporti, dell’istruzione, dell’ambiente, e certamente anche della sanità.
Non è un programma avveniristico, è piuttosto una politica dei piccoli passi: abbiamo avviato già diversi progetti elaborati con i nostri partner degli altri settori della politica pubblica.
Sviluppo economico: stiamo preparando un intervento formativo all'interno delle aziende private e pubbliche, che possa far capire appieno ai responsabili delle risorse umane il significato di salute dei collaboratori e che indichi loro come applicare un management sostenibile.
Ambiente: stiamo progettando una campagna in comune per migliorare la qualità dell'aria nella nostra regione grazie ad una più consapevole gestione della combustione della legna da ardere e della separazione dei rifiuti, in conformità con i principi dell'Agenda 21.
Istruzione: pensiamo di creare, naturalmente in collaborazione con tutte le organizzazioni che desiderino associarsi al progetto, di un forum per la promozione della salute per i giovani in età scolastica.
Giustizia e polizia: è in fase di discussione un piano per frenare il diffondersi della prostituzione illegale e per salvaguardare la salute delle operatrici e degli operatori del sesso, attualmente privi di diritti. Salvaguardare la loro salute, significa ovviamente proteggere la salute anche dei loro clienti.
Valutare l'impatto sulla salute HIA
Per permettere un
coordinamento efficace delle politiche pubbliche, vorremmo introdurre, all’interno
dell’amministrazione, la valutazione sistematica dell’impatto sulla salute
(Health Impact Assessement),
cioè una combinazione di metodi, il cui scopo è di valutare le conseguenze
sulla salute pubblica di una
politica, di un progetto o di un programma che non abbiano necessariamente come
obiettivo principale
la salute.
A tale scopo abbiamo invitato i rappresentanti di tutti i settori
dell'amministrazione pubblica ad un incontro
per discutere e definire i contenuti e le modalità di applicazione di questo
sistema di valutazione all'interno dei rispettivi settori.Ad alcuni di loro è anche stato chiesto di esprimere la
propria opinione su una definizione
globale della politica di promozione della salute che intendiamo adottare in
Ticino.
Tutto ciò dovrà permettere di promuovere meglio il valore della salute
pubblica considerando anche il vantaggio individuale e economico, di tutta una
nazione, dell’investimento sulla salute, sulle risorse umane.
Investire per la salute
Tutti i settori della
società dovrebbero infatti essere responsabili delle conseguenze sanitarie
delle proprie politiche e riconoscere maggiormente i vantaggi della promozione e
della protezione della salute, che rappresentano un investimento a lungo termine
(mentre esiste ormai la prove di come il disinvestimento
nella salute pubblica provochi disastri a corto termine, esempio condizioni di
salute e aspettative di vita dei giovani russi)
Non solo lo stato, ma anche l’economia potrebbe riconoscere la propria
responsabilità nei confronti della
salute pubblica e considerarla non come un costo, ma come un investimento.
E’ il messaggio che ha voluto far passare la Regione Veneto con la
"Verona Initiative".
Chiudo qui questa giornata, ribadendo la mia affermazione iniziale sulla necessità di informare la popolazione dell’importanza dei determinanti sociali ed ambientali della salute e di diffondere la cultura della salute, non fosse altro perché appare sempre più evidente che ... sapere cosa sono i determinanti della salute allunga la vita.
Patrizia Pesenti
Consigliere di Stato
Lugano, 15 novembre 2000