Giornata del Malato 

"Sognare con i bambini ammalati"

4 marzo 2001


Intervento della Consigliere di Stato Patrizia Pesenti durante la visita al reparto di pediatria dell’Ospedale La Carità a Locarno

Questa giornata è importante per far sentire la nostra solidarietà verso chi sta lottando per riacquistare la salute. È una giornata per i malati, ma direi anche e soprattutto per chi non è malato, per ricordarci della nostra vulnerabilità, del fatto che la malattia appartiene alla nostra vita, e che in fondo la nostra vita è fatta di cadute, rialzamenti e ricadute. E che spesso siamo più autentici, più umanamente vivi, proprio quando siamo malati.

Parlare della malattia e dei bambini ammalati significa non solo parlare dei nostri ospedali dove abbiamo molti mezzi per alleviare molte delle malattie infantili, purtroppo non tutte. Ma significa anche parlare delle condizioni di vita dei bambini. Cosa possiamo dire? Certamente che le condizioni di salute dei bambini non sono mai state buone come ai nostri giorni. Che le aspettative di vita di un bambino che nasce oggi non sono mai state così alte. Che la scienza medica ha fatto molti progressi e salvato molti bambini.

Ma anche e soprattutto che le condizioni di salute dipendono dalle condizioni sociali ed economiche, della famiglia in cui si nasce.

Il come si vive, determina più di ogni altro fattore il quanto si vive.

Ma i bambini non possono scegliere le condizioni sociali, ambientali in cui venire al mondo. Così come non possono o solo difficilmente, cambiare i fattori determinanti della propria salute.

A nulla servono le costose terapie, se i bambini si ammalano a causa di fattori ambientali, penso ad esempio al peggioramento costantemente denunciato dai medici, delle malattie dell'apparato respiratorio.

Il recentissimo Rapporto UNICEF sullo stato di salute dell'infanzia nel 2001 mostra che una maggior attenzione verso l'infanzia è necessaria proprio nei paesi in cui è più difficile attuarla. Nei paesi più poveri, dove epidemie e violenza sono più diffuse, le speranze dei genitori di veder crescere sani i propri figli si scontrano con la drammatica realtà.

La maggioranza dei bambini al mondo vive condizioni di povertà e privazione.

Eppure molte delle cause di morte dei bambini potrebbero essere evitate facilmente: si calcola per esempio che solo incoraggiando l'allattamento al seno si potrebbero prevenire 1,5 milioni di bambini morti l'anno.

Non si può pensare di migliorare le condizioni di vita dei bambini senza migliorare quelle delle madri. Vi sono paesi dove si sono ottenuti netti miglioramenti del tasso di mortalità dei neonati, migliorando la scolarizzazione delle donne.

E anche da noi la salute dei bambini dipende dalla competenza e dal grado di informazione delle madri.

Nel caso di una malattia l'attenzione e la comprensione per il disagio di un bambino significa tenere conto anche della sua paura per avvenimenti che non riesce a valutare.

In questo senso appare opportuno che le strutture ospedaliere siano il più flessibili possibile per garantire al bambino la vicinanza con persone che gli sono care.

Ma occorre anche che i genitori comprendano l'importanza della loro presenza, al di là delle necessità organizzative dell'ospedale che sfociano magari in regolamenti inutilmente rigidi.

Occorre che i genitori comprendano l'importanza di farsi portavoce dei diritti che anche il bambino ha come paziente. Se il bambino sperimenterà la consapevolezza dei genitori, le loro domande al personale curante, la loro responsabilità di fronte alla malattia, diventerà egli stesso un paziente responsabile e consapevole, un paziente consapevole che la sua salute è anche nelle sue mani.

Visitare uno dei nostri reparti di pediatria è una gioia. I bambini ci aiutano a sognare. Ad avere anche il coraggio di sognare un mondo più equo, più giusto, dove a tutti i bambini sono garantite almeno le cure di base.

Credo possiamo fare molto di più affinché ad ogni bambino siano garantite le migliori condizioni di vita, le migliori opportunità di sviluppo fisico e psichico. Le migliori condizioni di partenza.

Nel bellissimo preambolo della Costituzione svizzera si dice:

"la forza di un popolo si commisura al benessere dei più deboli dei suoi membri".

Io aggiungo che il nostro grado di civiltà si misura all'attenzione che rivolgiamo all'infanzia.

Un grazie particolare agli organizzatori della Giornata del malato e ai volontari per la sensibilità e l’impegno a favore dei malati.

L’autorità sanitaria cantonale ringrazia calorosamente tutti gli operatori sanitari che ogni giorno si occupano degli ammalati.

La loro professione non è facile, meritano la nostra ammirazione e il nostro sostegno.

Auguro a tutti voi un futuro sereno e, anche a nome dell’intero Governo, ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile quest'incontro.

    Patrizia Pesenti
Consigliere di Stato