Conferenza consultiva per l’assistenza e cura a domicilio e gli istituti per anziani
Bellinzona, 12.06.2001
Gentili signore, egregi signori,
ho il piacere di aprire i lavori di questa prima conferenza consultiva.
Vi ringrazio della vostra partecipazione.
La Conferenza consultiva è stata istituita dal Consiglio di Stato (risoluzione del 10 ottobre 2000).
Il nostro Dipartimento è competente per la pianificazione dell’assistenza e cura a domicilio e degli istituti per anziani".
Abbiamo voluto raggruppare queste competenze in una "Direzione di progetto" per coordinare meglio il lavoro all’interno del Dipartimento.
Ma questi temi cruciali non possono essere affrontati solo all’interno del DOS.
Occorre il coinvolgimento di chi lavora sul terreno, di chi gestisce gli istituti preposti, di chi organizza i servizi e di chi li finanzia.
Alla Direzione di progetto, composta da funzionari del Dipartimento, compete
Lo scopo di questa Conferenza è quello di consigliare il Dipartimento sui principali oggetti inerenti alla pianificazione e alla valutazione dell’assistenza e cura a domicilio e della pianificazione degli Istituti per anziani.
Ne fanno parte i rappresentanti dei principali operatori o finanziatori dell’assistenza e cura a domicilio e dei Servizi e Istituti per anziani:
Per il momento quindi abbiamo questa organizzazione: da una parte un team operativo all’interno del Dipartimento e dall’altra la Conferenza consultiva.
A dipendenza di come riusciremo a lavorare assieme è mia intenzione valutare se "fondere" le due funzioni operative e consultive.
Il problema è che un gruppo grande non può evidentemente essere davvero operativo e un gruppo più ristretto esclude troppe persone che invece possono dare un valido contributo.
Per la prima fase della pianificazione ospedaliera abbiamo scelto una formula molto operativa perché c’era una urgenza. E ha funzionato molto bene.
Per la seconda fase occorrerà allargare la base di consultazione, vedremo.
In questo primo incontro è necessario darci le più importanti informazioni su quanto sta succedendo, su quanto si prospetta anche a livello federale.
Più che consultarvi oggi forse vi informiamo.
Ma è necessario per dare a tutti lo stesso livello di conoscenze anche in settori che non sono di sua stretta competenza.
Le prossime conferenze saranno invece organizzate differentemente. Riceverete in anticipo i temi sui quali occorrerà discutere e sui quali per noi sarà importante avere il vostro parere.
In questa prima conferenza, i miei collaboratori vi presenteranno ciò che il Cantone sta facendo in materia di pianificazione degli Istituti per anziani:
Da parte mia, vorrei informarvi sugli orientamenti della politica a favore degli anziani.
A metà legislatura abbiamo concretizzato in parte gli obiettivi delle linee direttive.
Per rispondere ad una nuova realtà demografica e sociale, determinata da una maggiore longevità, occorre una politica differenziata basata su tre indirizzi:
Ed è su questo terzo pilastro che lavoreremo insieme.
La maggior parte delle persone che invecchiano hanno una buona qualità di vita.
La salute degli anziani oggi è in genere buona, la speranza di vita senza invalidità è in continuo miglioramento.
Tuttavia dobbiamo preoccuparci di offrire una rete sociale e sanitaria diversificata, per rispondere al bisogno di sicurezza degli anziani, per prolungare il più a lungo possibile la loro autonomia e per curare adeguatamente coloro che vivono in una situazione di malattia cronica e di dipendenza.
Ogni anziano deve poter accedere alle diverse forme di sostegno:
Accanto a queste strutture specifiche vi è l’intera offerta di cure ospedaliere. L’Ente ospedaliero cantonale ha ora a disposizione due reparti di geriatria per cure geriatriche acute.
Tutti questi servizi devono interagire fra loro per assicurare la qualità delle cure. Devono anche rispettare, nella misura del possibile, le volontà della persona o della sua famiglia.
Pianificazione Istituti per anziani e invalidi
Con la discussione parlamentare della scorsa settimana e l’imminente ratifica del Consiglio di Stato, abbiamo raggiunto il primo obiettivo di pianificazione ospedaliera, impostaci dall’autorità federale: 454 letti in meno (ossia il 20% nelle strutture acute) e riorientamento di tre strutture trasformate in case per anziani medicalizzate con un’offerta interessante di altri servizi medico-sanitari.
La pianificazione comprende gli istituti per invalidi e gli istituti per anziani.
Fortunatamente si è trattato di una pianificazione meno conflittuale, perché sono settori dove il nostro cantone non ha capacità in esubero.
Alcune riconversioni in atto stanno colmando le lacune.
Anche in questi settori occorrerà vigilare affinché non vi sia, tra qualche anno, un esubero.
Grazie al lavoro di pianificazione ed in particolare studiando le varie possibilità di riconversione, abbiamo approfondito la situazione delle persone in cerca di un posto negli istituti per anziani: il bisogno immediato di collocamento è piuttosto importante.
Oggi trovare un posto in una casa per anziani vicino a casa non è sempre evidente. Ci sono anziani che avrebbero bisogno di cure continue ma trovano solo un posto su una lista di attesa e devono soggiornare a lungo in ospedale. Un ricovero improprio.
La politica a favore degli anziani di questa legislatura vuole correggere queste lacune, vuole pianificare un’offerta adeguata ai bisogni della popolazione di
Un'offerta calibrata all’evoluzione demografica futura e ai bisogni di una società che invecchia progressivamente.
Ecco, qui comincia il nostro lavoro, il vostro ruolo consultivo.
Patrizia
Pesenti
Consigliere di Stato