Falò per la protezione delle alpi

Mendrisio, 11 agosto 2001


Gentili signore, egregi signori,

Il traffico costituisce uno dei problemi più gravi che dobbiamo affrontare quotidianamente in Ticino.

La mobilità cantonale è fortemente condizionata e a volte compromessa del tutto, dal traffico.

Il traffico pesante, gli autocarri sono aumentati in tal modo, da mettere in pericolo la sicurezza sulle nostre strade.

Il risultato è che il traffico interno è sempre più spesso paralizzato. Ma soprattutto le condizioni di vita sul nostro territorio stanno peggiorando.

Perché l'impatto di questa enorme quantità di veicoli è inestimabile e non solo sulla nostra mobilità interna: rumore, inquinamento, insicurezza sono conseguenze dirette e ancora più dannose.

La vostra protesta è giusta e legittima.

Purtroppo le competenze Cantonali in materia di traffico internazionale sono molto limitate. Dobbiamo ammettere che questo non è un problema che il nostro cantone può risolvere da solo.

La costituzione federale stabilisce che le relazioni con gli altri Stati competono alla Confederazione. I Cantoni possono però collaborare alle decisioni di politica estera. In questo senso il Cantone non rimarrà inattivo.

Neppure la Confederazione può imporre agli stati confinati una limitazione del traffico di transito. Occorrerà trovare una soluzione, tramite accordi e negoziazioni. Per negoziare con successo occorre essere convinti della propria posizione e sostenerla, al contempo essere anche pronti al compromesso, quando è ragionevole, e quando soprattutto non vi sono altre possibilità.

Oggi sono qui con voi, ma come sapete non posso (e soprattutto non voglio) invadere il "territorio" di un altro Dipartimento.

Non parlerò di traffico.

Il motivo per cui sono qui oggi, è per dire che il traffico, con l'intensità con cui attraversa oggi il Ticino, rappresenta una minaccia alle condizioni di salute degli abitanti del cantone.

Sono preoccupata per la qualità di vita nel nostro Cantone.

Studi recenti e sempre più approfonditi dimostrano come la salute dipende da cause esterne al sistema sanitario.

Fattori come l'ambiente, e quindi l'inquinamento, ma anche la situazione sociale ed economica, e il livello di educazione, influenzano lo stile di vita, e quindi i comportamenti, con un impatto sulla salute molto più grande del consumo di prestazioni sanitarie.

Oggi è scientificamente riconosciuto che la salute, misurata in quantità e qualità di vita, dipende più dal luogo dove viviamo, dal lavoro che facciamo, o da quanti anni siamo andati a scuola che da quante prestazioni sanitarie abbiamo a disposizione.

Le differenze riguardo agli anni di vita persi sono immense, nell'ordine di 4-5 anni, anche in un paese come la Svizzerra, dove tutti hanno accesso ad ogni tipo di cura sanitaria.

Le decisioni e gli investimenti fuori dal sistema sanitario - ambiente, economia, lavoro, istruzione, trasporti - possono influire positivamente o negativamente sulla salute dei cittadini in modo più marcato che non tutto quello che spendiamo per ospedali, cure mediche e farmaci.

La salute non può essere protetta e salvaguardata unicamente dal sistema sanitario. La salute non è determinata solo dalla sanità.

Il sistema sanitario cantonale e svizzero è di ottima qualità, costoso, ma capace di curare le persone. La sfida è un'altra: occorre fare in modo che le persone si ammalino il meno possibile, proteggano il loro capitale di salute.

La prevenzione e il promovimento della salute possono essere solo il risultato delle politiche pubbliche nei vari settori dove lo sviluppo sostenibile svolge un ruolo fondamentale.

Possiamo anche raddoppiare l'investimento nella sanità (che è già la terza più costosa al mondo), ma non servirà a nulla se le persone continueranno ad ammalarsi perché vivono in un ambiente malsano, e adottano stili di vita malsani perché non sono in grado di fare altrimenti.

Occorre chiedersi se non siano fuori luogo le campagne di prevenzione classiche: È inutile colpevolizzare le persone, dicendo loro che il movimento fa bene, se poi sono costrette a fare sport in un'aria zeppa di ozono e altre sostanze nocive.

Il Governo cantonale ha deciso di sottoporre ogni nuova legge o decisione politica importante ad una valutazione dell'impatto sulla salute pubblica.

È un nuovo modo di vedere la salute e la malattia. Lo stato ha il compito di offrire alle cittadine e ai cittadini un buon sistema sanitario, che si occupi di loro quando sono malati. Ma soprattutto lo stato deve essere maggiormente attento e attivo nel proteggere e salvaguardare la salute della popolazione.

Certo, la salute dipende anche da comportamenti individuali, o dal proprio patrimonio genetico con cui veniamo al mondo, ma fattori ancor più determinanti sono l'ambiente e il contesto sociale in cui viviamo.

Perché vi ho parlato di salute?

La vostra protesta allunga la vita !

Patrizia Pesenti
Consigliere di Stato