In un sistema politico come quello svizzero, in cui si fa ampio ricorso agli strumenti della democrazia diretta, le votazioni popolari possono essere un ottimo strumento per leggere e interpretare la realtà.

È quanto ci si prefigge di fare con questo studio concernente la mobilità, basato sulle volte in cui il popolo svizzero è stato chiamato ad esprimersi su temi ad essa inerenti, tra il 1945 e il 2020 (con un livello di approfondimento maggiore a partire dal 1970, grazie alle informazioni più dettagliate fornite dall’Ufficio federale di statistica).

Nell’analisi sono considerati gli strumenti del referendum obbligatorio, del referendum facoltativo e delle iniziative popolari, anche quelle che non sono arrivate fino al voto popolare, ma hanno comunque contribuito ad animare il dibattito pubblico su questi temi. Un riquadro specifico è inoltre dedicato alle votazioni cantonali sulla mobilità svoltesi in Ticino nello stesso periodo. Proposte, indirizzi, aspettative, timori, dibattiti, prese di posizione, indicazioni di voto, risultati … queste alcune delle dimensioni che affiorano in questo studio, che offre un punto di vista originale e di sicuro interesse sulla politica svizzera dei trasporti di ieri e odierna.

La pubblicazione – tredicesima uscita della collana Ustat “Documenti” – comprende anche una parte iconografica con le riproduzioni di diversi manifesti usati in occasione delle campagne di voto sulla mobilità tra il 1945 e il 2020.

Comunicazione del 20.01.2022

Pubblicazione disponibile solo in formato elettronico

Riccardo De Gottardi (già direttore della Divisione dello sviluppo territoriale e della mobilità, DT)
Giubiasco, Ustat, 2022, 87 pagine
Data di pubblicazione: 20.01.2022

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