Nel 2019 in Svizzera il 40% delle emissioni globali di CO2 è stato generato dal settore dei trasporti, di cui tre quarti sono dovuti alle automobili. Nel confronto intercantonale, il Ticino è sempre stato caratterizzato da uno dei tassi di motorizzazione più elevati, rimanendo saldamente al primo posto della classifica dal 1990 al 2013. Dal profilo dei carburanti, nel 2021 il parco automobili ticinese era equipaggiato per circa il 93% con un motore a benzina o diesel, mentre solamente per il 7% con uno ibrido o elettrico; tuttavia, oltre il 40% delle nuove immatricolazioni ha avuto per oggetto automobili equipaggiate con un propulsore eco-friendly. In sedici anni, il numero di automobili “green” si è moltiplicato di novanta volte: da 168 unità nel 2005 a 15.155 nel 2021: una progressione che, se confermata anche in futuro, lascia ben sperare per una rapida transizione verso un parco veicoli più ecologico.

In un cantone motorizzato come il Ticino, il costante monitoraggio dell’evoluzione del parco veicoli e delle nuove immatricolazioni riveste un ruolo importante, non solo dal profilo socioeconomico, ma anche da quello ambientale: a tal scopo, questo primo contributo offre alcune cifre di base che permettono di delineare l’evoluzione e lo stato attuale del numero di veicoli a motore, con un focus particolare sulle automobili e sulle loro tecnologie di propulsione. Le cifre presentate permettono inoltre di ottenere una prima misura (seppur grezza) dell’effetto della pandemia sull’industria dei veicoli a motore. Sulla scorta di queste prime informazioni, l’Ustat intende fornire in futuro un costante aggiornamento in merito a questa tematica.

Comunicazione del 20.05.2022

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Danilo Bruno e Michele Rigamonti (Ustat)
Giubiasco, 2022, 8 pagine
Data di pubblicazione: 20.05.2022

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